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Un'UE più attenta alle esigenze delle PMI?

12/09/2014
Un'UE più attenta alle esigenze delle PMI? Di cosa hanno bisogno le piccole e medie imprese dalla politica dell'Unione Europea? Questa la domanda al centro di una consultazione pubblica appena avviata dalla Commissione. Il focus è lo Small Business Act (SBA), l'insieme delle misure adottate in favore delle PMI, risultato di uno scambio di best practices tra i vari Stati membri, che, dal 2008, ha già dato buoni risultati in termini di internazionalizzazione e di reperimento di fondi.

La situazione economica attuale è, tuttavia, non è delle migliori e sono proprio le piccole e medie realtà, che rappresentano la parte più consistente del nostro tessuto produttivo (oltre il 90% delle imprese), a soffrirne maggiormente. Il ruolo dell'Unione europea diviene dunque cruciale, come guida per le politiche nazionali, e, allo stesso tempo, come motore reattivo a quelle che sono le richieste degli operatori del contesto in cui si intende intervenire. "Dobbiamo garantire che lo SBA sia ancora adatto al suo scopo". Sono le parole di Ferdinando Nelli Feroci, Commissario europeo responsabile per l'Industria e l'imprenditoria, dalle quali traspare una forte volontà di rinnovamento, un invito agli imprenditori a dare i propri suggerimenti per l'aggiornamento della politica europea.

Già nella scorsa primavera le organizzazioni di settore hanno delineato i quattro pilastri di base da mantenere al centro. Ancora molto c'è da fare, infatti, su: accesso ai finanziamenti, apertura ai mercati esteri, sostegno ai potenziali imprenditori e migliore regolamentazione. Una nuova richiesta? L'impegno per la formazione degli imprenditori e del personale, elemento fondamentale per la crescita economica e per combattere la crescente disoccupazione.

Con la consultazione pubblica avviata, si punta a ricevere ulteriori contributi. Per 12 settimane, privati cittadini, imprese, organizzazioni e autorità di vigilanza avranno la possibilità di compilare il questionario disponibile sul sito web della Commissione. Diversi gli argomenti oggetto di attenzione: dalla riduzione degli aggravi burocratici ai fondi, dall'accesso al mercato al sostegno all'innovazione. Le domande? Le più disparate. Molti i quesiti su semplificazione della normativa, attenuazione della pressione fiscale, cooperazione con gli istituti di credito. Vi sono, poi, proposte di interventi concreti, a ciascuno dei quali il rispondente potrà attribuire importanza, su una scala graduata su quattro livelli, da "molto importante" a "per nulla importante". La compilazione non richiede più di cinque minuti ma risulta ugualmente completa sotto molti aspetto. C'è tempo fino al 15 dicembre.

Fonte: Commissione Europea

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