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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Dragon Boat: Equipaggio “Università Veneziane” campione

28/10/2006
Stanno rientrando dalla Cina gli ultimi studenti dell’equipaggio “Università Veneziane” che martedì 3 ottobre nelle acque del porto avveneristico di Tanggu - nella provincia di Tianjn a circa 150 km da Pechino - hanno bissato il successo dello scorso anno conquistando il titolo di Campione del Mondo Universitario di Dragon Boat nella distanza del Misto 5000 metri, davanti ad un pubblico di circa ventimila persone. “Una soddisfazione immensa” – commenta il capitano e capovoga del gruppo, Andrea Bedin, ex fiamme gialle di canoa e ora in servizio presso il Comando Regionale Veneto – “una gara sofferta e sudata che ci ha premiato con una vittoria fortemente voluta”.

Grazie alla volontà ed al sostegno delle università Ca’ Foscari e IUAV, anche quest’anno gli studenti che hanno gareggiato nei galeoni per il II° Palio Remiero delle Università Veneziane - sfida inserita da due anni nel programma della celeberrima Regata Storica – si sono proposti insieme come un unico equipaggio di dragon boat per riconquistare il primato mondiale nella specialità, già ottenuto nell’ottobre 2005.

“La nostra presenza era molto attesa – commenta Bedin – dopo aver vinto due titoli nel 2005, nelle distanze dei 500 metri e nei 5000 metri per la categoria misto (equipaggio composto da 12 uomini e 8 donne), la stampa nazionale cinese ci indicava come l’equipaggio più temuto dalle università locali”.

Gli studenti veneziani sono stati affiancati nell’impresa da alcuni rappresentanti delle università di Padova, Firenze, Cagliari, Brescia e Milano in virtù dell’iscrizione dell’equipaggio attraverso la FederDragon nazionale.

“L’equipaggio ha cambiato una decina di elementi rispetto lo scorso anno – ci racconta il capovoga Michele Fantin – ma gli allenamenti avevano dimostrato che anche questa squadra aveva le carte in regola per fare molto bene”.

Le aspettative non sono state smentite, anche se il secondo posto conquistato lunedì 2 ottobre nei 500 metri alle spalle dell’equipaggio cinese della Tianjn Foreign Studies University e davanti ai russi della Far Eastern National University di Vladivostoc faceva presumere un buon comportamento degli italiani ma dava poche speranze nella vittoria nella gara del giorno seguente.

“Dopo il secondo posto eravamo molto arrabbiati con noi stessi” – continua Fantin - “perchè sapevamo che potevamo rendere di più: per la gara dei 5000 metri siamo scesi in acqua più convinti dei nostri mezzi e grazie ad una buona tattica e a tanta determinazione ci siamo imposti”.

Un risultato unico nella breve storia di questi Campionati Mondiali Universitari che si svolgono dal 2002, perchè nessun equipaggio cinese o estero era riuscito a vincere per due anni consecutivamente lo stesso titolo.

I giovani studenti hanno iniziato i festeggiamenti al termine delle gare inneggiando il motivo dei trascorsi Campionati Mondiali di calcio e cantando a squarciagola l’inno di Mameli: una vittoria della spontaneità e della simpatia apprezzata da tutti i duemila atleti partecipanti che hanno applaudito calorosamente durante la premiazione nel teatro di Tanggu, avvenuta con la consegna da parte del Vice Presidente della FederDragon Cinese dell’ambito trofeo nelle mani del capitano veneziano Andrea Bedin.

“Siamo contenti della vittoria perché accresce il blasone di Venezia all’estero” – raccontano gli studenti – “e con i nostri risultati ripaghiamo la fiducia che Rettore dell’Università di Ca’ Foscari Pier Francesco Ghetti, il Rettore uscente dell’Università IUAV Marino Folin , il Presidente del Cus Venezia Franco Vianello Moro, il Presidente della FederDragon Claudio Schermi e il Presidente della Venice Canoe & Dragon Boat, Angelo Andreatta (associazione sportiva che ha coordinato e organizzato la trasferta) hanno riposto nell’iniziativa e nell’equipaggio”.





Il racconto della gara dei 5000 metri

La gara di fondo è stata effettuata con la partenza degli equipaggi ogni 30”, come nelle gare a cronometro del ciclismo, e si svolgeva su un circuito ellittico di circa 1000 metri. L’equipaggio dei giovani veneziani è partito per primo, seguito a breve distanza da quello russo: dopo il primo dei cinque giri, gli intertempi davano avanti la barca russa di 3” su quella italiana.

“E’stato un momento molto delicato” – racconta Andrea Bedin – “ho dovuto scegliere in pochi secondi che tattica adottare, valutando che i ragazzi non dovevano avere cedimenti per tutta la durata della regata”. “Ho rischiato moltissimo chiamando un doppio rinforzo per superare l’ultimo degli equipaggi partiti”.

E’ stata la mossa vincente che ha permesso agli italiani di superare l’incredulo equipaggio appena partito e di interporre un ostacolo inaspettato tra lo scafo italiano e quello russo.

“Hanno dovuto faticare non poco per superare un equipaggio fresco ed appena lanciato: al secondo giro avevamo recuperato i 3” di svantaggio e avevamo accumulato 7” di vantaggio sull’equipaggio russo” – racconta sorridendo Maria Balanos, il drummer del gruppo.

“Non li prendono più” – deve aver pensato il Presidente della FederDragon nazionale Claudio Schermi spettatore della regata dalle tribune.

E cosi’ e’ stato. I vogatori del dragone universitario veneziano hanno vinto con 37” di vantaggio sugli inseguitori.



I partecipanti alla “Tianjin International University Students Dragon Boat Racing”

Duemila studenti, in rappresentanza di circa 40 università provenienti da tutto il mondo, si sono sfidati nella “Tianjin International University Students Dragon Boat Racing”, il campionato mondiale universitario di dragon boat che si è tenuto in Cina, nelle acque del porto avveneristico di Tanggu sito nella provincia di Tianjn: Venetian Universities, Harvard University, California University; University of Toronto, Sydney University, Guangxi Nation Institute, Northeast China University of Electric Power Engineering, Beihua University, Besides University, Universities of China Hong Kong, Macau Polytechnic Institute, Taiwan University, Beijing Qinghua University, Hebei Polytechnic University, Shanghai Second Polytechnic University, Shanghai Marine University, Tianjin Universities (Normal University, Foreign Studies University, Polytechnic University, Medical University, Sport University, Institute of Physical Education), Liaocheng University, Binhai Institute of Nankai Universities, Guangzhou Sports Univerisity, Far Eastern National University, University of Santo Tomas, University of Three Gorges, Fu Jen Catholic University, Korea Southwest University, Nepal University, Nayang Technological University, Pakistan University, Sri Lanka Medical University.



I risultati delle gare dell’equipaggio “Universities of Venice”

I risultati di lunedi’ 2 ottobre 2006

Finale mt. 500 MIXED

1° Class. – Tianjn Foreign Studies University (Cina)1’58”91

2° Class. - Venetian Universities (Italia) 2’02”43

3° Class.- The Far Eastern National University (Russia) 2´03”74



I risultati di martedì 3 ottobre 2006

Finale mt. 5000 MIXED

1° Class. - Venetian Universities (Italia) 27’03”04

2° Class. The Far Eastern National University (Russia) 27’40”31

3° Class. – University of Toronto (Canada) 28’00”88





I nominativi degli studenti dei Campioni del Mondo

L’equipaggio veneziano è composto da Andrea Bedin (Capitano e studente Ca’ Foscari), Maria Balanos (Drummer), Eros Tedeschi (Timoniere), Felix Schoeber (dirigente ex Ca’ Foscari), Mattia Tonolo (Ca’ Foscari), Rosanna Spanò (Ca’ Foscari), Carlo Miclet (Ca’ Foscari), Giovanni Da Lozzo (Ca’ Foscari), Stefano Fortuna (IUAV), Matteo Silverio (IUAV), Luca Mattiuzzo (IUAV), Michele Fantin (IUAV), Alice Anselmi (IUAV), Elisa Li Pira (IUAV) – Francesca Zanirato, Valentina Simonetto, Marco Bettella, Mattia Caldon, Fabio Fontana, Simone Binotto, Marta Donà dell’università di Padova; Niccolò Bagnoli, Lorenzo Romagnoli dell’università di Firenze; Valentina Amorino, Carla Ivana Oppo dell’università di Cagliari; Chiara Bigliardi dell’università di Brescia; Marco Viappiani dell’università di Milano.





Cos’è il dragon boat

Il Dragon Boat è un’imbarcazione lunga circa tredici metri che da oltre 2000 anni è usata per celebrazioni e manifestazioni legate alla tradizione ed al folclore cinese. Dal 1976, grazie ad un’iniziativa della Hong Kong Tourist Association, il Dragon Boat è stato promosso come una disciplina sportiva da praticare in tutto il mondo. Le gare si disputano sulle distanze dei 250, 500, 1000, 2000 e 5000 metri e gli equipaggi che vi partecipano - venti persone che pagaiano assieme coordinate al ritmo del tamburo e condotte da un timoniere – possono essere maschili, femminili e misti, cioè con almeno una componente di 3/5 di equipaggio di sesso opposto (es. 12 uomini e 8 donne).

“Tutti insieme al ritmo del tamburo” è lo slogan che meglio rappresenta lo spirito di questa disciplina che miscela goliardia ed agonismo. L’imbarcazione del dragon boat è il simbolo della socializzazione e della squadra perché “si è tutti sulla stessa barca”.

Ed è con questo messaggio che l’imbarcazione del dragon boat, oltre che per le competizioni, è utilizzata come scafo di istruzione e da passeggio per la sua particolare duttilità che le permette di fungere da mezzo propedeutico per l’attività di voga, per i più giovani, e come disciplina di aggregazione, per i più grandi.

La legenda del dragon boat

Le origini di questa disciplina sportiva risalgono ad oltre 2000 anni fa quando, narra la legenda, il poeta e statista cinese Qu Yuan si gettò nel fiume Mi-Lo con un atto disperato per protestare contro le vessazioni cui veniva sottoposto il suo popolo dal governo di allora. I pescatori saputa la notizia si lanciarono con grandi barche alla ricerca del corpo di Qu Yuan sbattendo con forza le acque con i remi per allontanare i pesci. Da allora è nata una tradizione che ricorda la tragica scomparsa con manifestazioni e regate di dragon boat che si svolgono in tutta la Cina dal mese di giugno fino a quello di ottobre.

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