Maltempo: colpito anche il Pecorino Toscano Dop
E’ questo il conto provvisorio dei danni stilato dalla Coldiretti sugli effetti delle abbondanti piogge che hanno devastato ampie aree di territorio nel quale è necessario verificare al piu’ presto se esistono le condizioni per dichiarare lo stato di calamità.
In provincia di Grosseto – sottolinea la Coldiretti - è critica la situazione con aziende e cooperative finite sott’acqua. Nel territorio di Manciano, dove si sono registrate due vittime, è a rischio la produzione del Pecorino Toscano Dop, con il Caseificio sociale Manciano, maggior produttore del celebre formaggio a Denominazione di origine, praticamente isolato dall’acqua e impossibilitato ad effettuare la raccolta negli allevamenti, anch’essi colpiti dall’ondata di pioggia e fango.
Ma il conto dei danni – rileva Coldiretti - si annuncia salato anche in Piemonte, dove è andato distrutto oltre il 10 per cento dei vigneti Docg delle colline di Gavi. Pesante la situazione pure in Emilia Romagna dove pioggia e vento hanno colpito soprattutto nelle province di Piacenza e di Parma. Nel Piacentino si segnalano stalle allagate e raccolta del mais e della soia bloccata, mentre sono a rischio le semine autunnali.
Trentamila prosciutti sono finiti sott’acqua nella zona di Corniglio a Parma – evidenzia la Coldiretti –, mentre a Calestano si registrano problemi di allagamenti per stalle e capannoni; in Val Taro, le zone con maggiori frane sono Bedonia e Compiano. Nella bassa, in particolare nella zona di Colorno sono state allagate diverse stalle assieme a campi allagati, coltivazioni distrutte, stalle e stabilimenti agroindustriali inagibili, serre divelte, aziende agricole isolate.
In Veneto colpite in particolare il Padovano, la zona di Este con alberi divelti e strade interrotte anche a Battaglia Terme e a Masera' lungo la statale. Numerose – informa la Coldiretti – le serre atterrate; degli ortaggi di stagione, in particolare insalate fresche che erano pronte per essere raccolte e vendute, resta ben poco.
Ad essere colpite anche alcune aziende agricole già vittima della disastrosa alluvione del 2010, degli allagamenti della scorsa primavera e di molte altre calamità fra Montagnana, Saletto, Carceri, Vighizzolo, Sant’Elena Monselice e Santa Margherita d’Adige dove sono state scoperchiate serre su una superficie di ben 8.000 metri quadrati.
Da quantificare – segnala la Coldiretti – sono i danni alle strutture aziendali e alle colture a pieno campo, come i radicchi, in particolare nella zona di Maserà e Due Carrare. In Liguria gli effetti delle bombe d’acqua si sentono sull’economia agricola della Riviera con il dimezzamento della produzione di pregiato olio d’oliva extravergine, mentre in Piemonte, nell’Alessandrino, i viticoltori di Gavi lamentano pesanti perdite di uva da vino destinata alla Docg.
In Lombardia – afferma la Coldiretti – la situazione è pesante nel Mantovano soprattutto a causa della tromba d’aria che ha scoperchiato capannoni e fienili nella zona di Ostiglia, ma anche nell’Oltrepo’ pavese dove si fanno i conti con la bomba d’acqua che ha colpito soprattutto le zone di alta collina tra Varzi e Cecima con grandine e vento forte abbattendo numerosi frutteti delle varietà più tardive di mele e pere pronte per essere colte.
Un bilancio gravissimo che in molte aziende agricole – sostiene la Coldiretti - ha provocato la perdita dei risultati di un intero anno di lavoro mentre in alcuni casi l’effetto dei danni si protrarrà per anni. Da segnalare – conclude la Coldiretti - le molte iniziative di solidarietà nelle campagne dove si contano frane e strade interrotte che rendono difficile la viabilità e richiedono quindi l’intervento dei trattori.
Fonte: Coldiretti