Sblocca Italia: Iva al 4% per ecobonus e bonus casa. 10% per nuovo
Il correttivo è contenuto nel testo fuoriuscito dai lavori della commissione Ambiente della Camera, in questo momento all'esame della Camera dei deputati. Mediante tale abbassamento della percentuale, chi ristruttura il proprio immobile o effettua interventi per migliorarne le prestazioni energetiche (come ad esempio) la sostituzione degli infissi, vedrà scendere l'IVA dal 10% al 4%. Uno sgravio non indifferente sulla mole complessiva della spesa per effettuare lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica della propria casa.
“La scelta di privilegiare l’edilizia che non consuma suolo –prosegue Bassani- la condividiamo anche se capiamo la preoccupazione dei costruttori certamente penalizzati dal provvedimento di compensazione che prevede l’aumento al 10% dell'aliquota IVA per le nuove costruzioni. Penalizzazione solo in parte mitigata da altre misure contenute nello Sblocca Italia (che dovrà essere convertito entro l'11 novembre) quali la deduzione Irpef del 20% sul prezzo dell'immobile (fino a un tetto di spesa di 300mila euro) per chi acquista un immobile nuovo o pesantemente ristrutturato da un costruttore, agevolazione non è più vincolata alla cessione in affitto a canone concordato dell'abitazione per almeno otto anni”.
“Gli eco bonus e bonus casa sono e restano fondamentali per il comparto artigiano edile –conclude Bassani-. Il loro impatto è straordinario: oltre 677mila contribuenti veneti coinvolti, detrazioni per 421 milioni di euro pari al 4,9% del valore aggiunto dell’edilizia regionale solo nel 2012 (in base ai dati sulle detrazioni irpef 2013). Ed è alla luce di questi dati che L’efficientamento energetico del nostro Paese, insieme al recupero e all’ammodernamento del patrimonio edilizio, sono due fra gli strumenti più importanti in grado di contribuire al riavvio della domanda interna, allo sviluppo, all’occupazione, con effetti positivi sul fronte delle entrate”.