ASEM: l’Europa incontra l’Asia
La scelta della città ospitante si colloca della strategia dell’ex premier Enrico Letta di fare del capoluogo lombardo la “capitale” del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione europea, anche in un’ottica di promozione dell’Expo 2015. Milano, dopo aver ospitato i consigli informali dei ministri dell’Unione, farà anche da cornice al più importante incontro tra Ue ed Asia, con Capi di Stato e di Governo da 51 Paesi asiatici e partner europei. La direzione dei lavori spetterà a Van Rompuy, Presidente del Consiglio europeo, che rappresenterà l’Ue insieme a Barroso, Presidente della Commissione.
Il titolo della decima edizione ha voluto lasciare spazio ad un’ampia discussione: “Un partenariato responsabile per la crescita sostenibile e la sicurezza”. I leader dei 51 Paesi riuniti a Milano hanno trattato i temi economici e il sostegno alla rete di scambi e investimenti, sempre ragionando nell’ottica di garantire la sostenibilità dell’azione dei Governi. Sostenibilità ambientale, ma anche sociale, nello sforzo di favorire lo sradicamento della povertà e la promozione e protezione dei diritti umani.
Di uguale importanza è stato poi il focus sullo scenario globale. Non può esserci sviluppo, senza un impegno costante nel garantire la sicurezza.
L’occasione si è rilevata importanza per stimolare un effettivo dialogo tra potenze, che sembrano muoversi a due velocità. Da un lato, i Paesi asiatici, che hanno avuto, negli ultimi vent’anni, uno sviluppo impressionante, mantenendo debiti pubblici mediamente contenuti e comunque perfettamente compatibili con i parametri Ue. Dall’altro un’Unione europea che sembra uscire con difficoltà dalla crisi, ma che presenta un mercato comune di 500 milioni di abitanti. Basta analizzare, come esempio, qualche dato sulle esportazioni.
Se un terzo dei flussi commerciali provenienti dall’Ue è diretto all’Oriente, l’Europa è il primo mercato di destinazione per i prodotti asiatici. Non solo, alcune ricerche hanno dimostrato una diretta correlazione tra le performance economiche delle due regioni.
La sfida di questa riunione dell’ASEM è stata quella di favorire una concertazione non solo su tematiche politico-economiche, ma anche su effettive possibilità di scambi socio-culturali.
“Come due dei principali stakeholders dell’ordine mondiale”, ha affermato Barroso “abbiamo una responsabilità condivisa di pensare e realizzare un mondo più prospero, più sostenibile e più equo. Possiamo ottenere molto, se rinforziamo la nostra collaborazione a livello economico e commerciale, possiamo promuovere una vera e propria partnership per quanto concerne ambiente, temi sociali, cultura e istruzione. (…) ASEM è più che un evento ufficiale; è un incontro di persone, idee e progetti”.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea