I giovani cuochi europei a convegno nel Veneto a gennaio
“L’associazione è nata in Francia vent’anni fa – ha ricordato Zaia – e si propone di consolidare l’amicizia e la collaborazione fra giovani cuochi – ristoratori professionisti di età compresa tra i 24 e i 45 anni (ma al momento dell’adesione non bisogna avere più di 35 anni), e di favorire il rispetto, l’interpretazione e la divulgazione della tradizione culinaria del proprio territorio: una finalità che condivido pienamente da sempre e che nel Veneto trova fertile terreno in una storia della cucina consolidata e in produzioni agroalimentari, e dunque in materie prime, di altissima qualità”. Per questo l’appuntamento, che per la prima volta si svolge nella nostra regione – ha aggiunto Zaia – ha trovato il sostegno convinto mio, del presidente Giancarlo Galan e della Giunta veneta”. I soci veneti dei Jeunes Restaurateurs D’Europe sono sette, con locali nel bellunese, nel vicentino, nel veronese e nel trevigiano. Lo coordinano Nicola e Pierluigi Portinari, che gestiscono un ristorante a Lonigo, ai piedi dei Colli Berici.
Il congresso prevede, di massima, un “contatto” ravvicinato domenica 7 gennaio con il radicchio Rosso di Treviso IGP; un incontro a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, per lunedì 8, mentre l’appuntamento conclusivo di martedì 9 gennaio sarà alla Fondazione Guggenheim di Venezia.
Questo pomeriggio intanto, nel Padiglione veneto del Salone del Gusto saranno ospiti tre grandi cuochi brasiliani (la Regione sostiene da due anni i progetti dei Presìdi Slow Food in Brasile), che tra oggi e domani si cimenteranno in un confronto cucinario internazionale, proponendo piatti con ingredienti che sono anche della tradizione veneta.