E’ cominciato il monitoraggio lungo il fiume Albegna, propedeutico all’avvio dei lavori per il miglioramento della sicurezza idraulica dell’asta fluviale a rischio, previsto per la prossima primavera.

Lo ha annunciato pubblicamente il presidente del Consorzio della bonifica Grossetana, Fabio Bellacchi, rispondendo con dati e fatti alle inutili quanto errate polemiche post-alluvione. Al suo fianco, il presidente dell’Unione Regionale Bonifiche Toscana (U.R.B.A.T.), Marco Bottino, che ha ricordato come, dalla precedente alluvione del 2012 ad oggi, siano stati investiti 15 milioni di euro in interventi nel grossetano.

I lavori manutentori realizzati dai consorzi di bonifica, prosegue Bottino, si concludono mediamente nel giro di un anno e mezzo; i tempi per le grandi opere, invece, sono fortemente condizionati dalla burocrazia.

Inoltre, per indicazione della Regione Toscana, i consorzi di bonifica operano per rispondere ad eventi meteorologici statisticamente registrabili ogni 200 anni, mentre quanto accaduto la scorsa settimana (140 millimetri di pioggia in 2 ore) avrebbe un tempo di ritorno pari a 5 secoli, seppur registrato già in occasione dell’evento alluvionale del 2012!

Infine, Bottino ricorda come il ripetersi di sciagure di natura idrogeologica debba obbligare ad un’assunzione di responsabilità collettiva, giacchè l’estremizzazione degli eventi atmosferici accentua solo anni di mancata gestione del territorio.