In Veneto -40 imprese artigiane (-0,03%) ma meglio del dato nazionale (-0,07%)
C’è un miglioramento rispetto al -0,2% dello scorso anno e soprattutto, il Veneto è andato meglio del dato nazionale -0,07%. La nota dolente viene però dal confronto con l’anagrafe delle imprese in generale che ha chiuso il trimestre con segno positivo sia in Italia (+0,27% e 16.451 attività in più) che in Veneto (+0,19% pari a 956 imprese in più).
“L’artigianato è in stand-by –questo il commento di Giuseppe Sbalchiero, Presidente regionale di Confartigianato-. Non solo perché di fatto il suo valore è rimasto invariato, in questi ultimi tre mesi, ma soprattutto perché è calata sensibilmente la dinamicità al suo interno. “Solo” 1.660 nuove iscrizioni è un valore tra i più bassi mai registrati.
Per fortuna che anche le cessazioni sono sensibilmente diminuite, quasi 500 in meno rispetto a quanto avvenuto nei tre mesi precedenti. Stanno “uccidendo” la voglia di fare impresa in questo Paese –conclude Sbalchiero- e c’è un unico indiziato: il Governo.
Ad esempio la recente Legge di Stabilità conteneva diversi spunti ed indicazioni importanti per noi imprenditori sia in tema di lavoro che in tema fiscale e degli incentivi. Ma nessuno è in grado di capire, dopo solo pochi giorni dal Consiglio dei Ministri, cosa realmente verrà realizzato e cosa accantonato. L’incertezza è il male da combattere e l’annuncite acuta” di cui sembra soffrire questo Governo non aiuta”.
Tornando ai numeri.
Se entriamo nel merito dei singoli settori, troviamo delle novità interessanti: per quanto riguarda il manifatturiero, positiva la sua tenuta in generale (-0,08%) che si ripercuote nelle sue componenti principali tessile Abbigliamento e Pelli, legno e metalmeccanica.
In campo positivo le attività legate al turismo come la ristorazione. Mentre per quanto riguarda la grande famiglia dei Servizi, i segni positivi superano di gran lunga quelli negativi. Bene infatti tutto quello che va a supporto delle imprese e una conferma importante viene poi dai servizi alla persona (+0,2%) che, pur in un momento di contrazione della capacità di spesa delle famiglie, vedono comunque una timida crescita nel numero di imprese. Restano in sofferenza Trasporti -0,26% ed Edilizia -0,16%.