Accordo di partenariato Ue-Italia: oltre 32 mld di euro di investimenti
Le aree di intervento saranno mirate.
Da misure per affrontare il problema della disoccupazione a incentivi per la competitività e la crescita economica, dal sostegno all’innovazione all’istruzione, sempre con un occhio di riguardo per il tema dell’esclusione sociale.
Centrale è, poi, l’attenzione al rispetto dell’ambiente e all’uso efficiente delle risorse sia negli ambiti urbani, che nello sviluppo e nella tutela delle aree rurali.
I fondi interessati sono quattro: il Fondo europeo di sviluppo regionale, che mira a parificare il livello di sviluppo tra le regioni europee, il Fondo sociale europeo, dedicato a occupazione e lotta alla povertà, il Fondo per gli affari marittimi e la pesca e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
L'Accordo siglato tra la Commissione europea e il Governo italiano mira a utilizzare i fondi disponibili in maniera efficace e di evitare gli errori del passato, investendo, in un’ottica progettuale, sull’economia reale, sulla crescita sostenibile e sull’occupazione.
Si punta a raggiungere gli obiettivi che l’Unione europea ha posto per il 2020, in termini di sostegno all’imprenditoria e all’innovazione, potenziamento del sistema d'istruzione, lotta all’esclusione sociale e tutela dell’ambiente.
Strettamente complementare alla visione strategica è la predisposizione di strutture amministrative salde, trasparenti ed efficienti ad ogni livello.
Firmato l'Accordo, il Governo italiano e le singole Regioni possono ora mettere in atto i programmi operativi nazionali (PON) e regionali (POR). Questi programmi traducono le priorità di investimento e gli obiettivi definiti in azioni concrete.
Allo Stato e alle Regioni spetta anche la selezione dei progetti da finanziare e il monitoraggio dei risultati.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea