NOSHAN: iniziativa Ue per trasformazione rifiuti in mangimi alimentari
NOSHAN nasce nel 2012 e il team che lo guida è composto da enti di ricerca, università e imprese di Spagna, Belgio, Italia, Germania, Francia, Paesi Bassi e Turchia.
La squadra ha iniziato il lavoro valutando il valore di diversi tipi di rifiuti, tramite la realizzazione di una banca dati di potenziali ingredienti dei mangimi. L'obiettivo da realizzarsi entro il termine del progetto, fissato per il 2016, è quello di individuare le tecnologie per ricavare e migliorare sostanze utili da ogni tipo di rifiuti.
Un ambito di ricerca, ad esempio, è lo studio degli ingredienti funzionali dei mangimi, derivati dai rifiuti alimentari, atti a soddisfare esigenze specifiche degli animali, quali la salute e la prevenzione delle malattie. A questo proposito, i ricercatori stanno attualmente individuando fibre e peptidi (composti chimici) funzionali nei rifiuti. Questi saranno poi utilizzati per sviluppare mangimi specifici per suini e pollame.
Il progetto NOSHAN, inoltre, offre al settore agricolo europeo la possibilità di sviluppare una maggiore sostenibilità: utilizzare i rifiuti organici come risorsa, infatti, aiuterà le aziende a ridurre il proprio impatto ambientale. Questo per una serie di motivi.
Innanzitutto, i processi elaborati dal progetto saranno di aiuto nell'implementazione di pratiche per il riutilizzo delle calorie contenute negli alimenti prossimi a diventate rifiuti, così come dell’energia impiegata nella loro produzione.
Secondariamente, riducendo la necessità di produrre separatamente alimenti e mangimi, NOSHAN potrebbe attenuare la crescente concorrenza tra questi due prodotti, che necessitano entrambi di grandi quantità di suolo e acqua.
Ciò potrebbe portare, in linea teorica, ad una significativa riduzione del consumo idrico, essendo i rifiuti alimentari responsabili di oltre un quarto del consumo totale mondiale di acqua dolce.
In ultimo, la trasformazione dei rifiuti agricoli in mangimi aprirebbe nuove opportunità agli agricoltori, riducendo la dipendenza dell’Ue dalle importazioni. Questo contribuirebbe, a sua volta, a creare nuovi posti di lavoro "verdi" nei settori della raccolta e del trattamento dei rifiuti e in quello della produzione di mangimi.
Il concetto sarà accolto con particolare favore nelle aree rurali, dove la crescita è meno sostenuta rispetto a quelle urbane e l’industria dei mangimi costituisce un potente motore economico.
La parola chiave del progetto è sicurezza. Essa è garantita grazie ad un'intensa attività di monitoraggio, che copre ogni passaggio, dai rifiuti grezzi al prodotto finale e sarà, assieme alla fattibilità tecnica ed economica di ciascun processo studiato, uno dei criteri in base ai quali l'équipe di NOSHAN deciderà quali strategie e prodotti commercializzare.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea