Bonifica mantovana: lanciata la candidatura Unesco
“In Italia mancano civiltà e cultura dell’acqua: l’agricoltura, infatti, non consuma, ma utilizza la risorsa idrica per produrre cibo, il grande tema degli anni a venire - ha ricordato Francesco Vincenzi, presidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni) -
“L’acqua non deve essere un problema, ma una risorsa; per questo mi indigno di fronte ad ingiustificati attacchi ai consorzi di bonifica, rimasti l’unico presidio territoriale permanente e che quotidianamente offrono lavoro, competenza, lungimiranza a servizio del Paese. Il tutto – ha concluso Vincenzi - senza gravare sulla spesa pubblica, giacchè gestione ed ordinaria attività sono autofinanziati.”
“Bonifica ed irrigazione – ha ricordato Giorgio Negri, Direttore U.R.B.I.M. (Unione Regionale Bonifiche Lombardia) - sono campi, dove la Lombardia ha sempre avuto il primato in Europa. Nel corso dei secoli è stato costruito un sistema grandioso e multifunzionale: i canali navigabili sono anche irrigui; i canali irrigui sono anche colatori e tutti forniscono energia per industrie e mulini. E’ una situazione ancor oggi unica in Europa. L’irrigazione di quasi settecentomila ettari pone la Lombardia al primo posto in Italia per Produzione Lorda Vendibile (6,4 miliardi di euro: il 14% di quella nazionale) e tra i primi in Europa per efficienza e per qualità dei prodotti.”
“Il progetto Civiltà dell’Acqua, che parte oggi in Lombardia, deve diventare un progetto nazionale, perché non è civile un Paese, che dimentica, nelle more dei bilanci pubblici, oltre due miliardi di euro destinati alla salvaguardia del territorio. L’Unità di Missione contro il Rischio Idrogeologico presso la Presidenza del Consiglio è impegnata a sbloccare quei finanziamenti; i Consorzi di bonifica monitoreranno che ciò avvenga realmente e quali saranno gli eventuali impedimenti -ha dichiarato Massimo Gargano, Direttore Generale A.N.B.I. - I consorzi di bonifica possono essere l’ente intermedio che, per le proprie competenze, supera il gap istituzionale oggi presente tra i sindaci e le Regioni dopo il ridimensionamento politico delle Province; si candidano a tale ruolo, forti dell’approccio innovativo, che rappresentano in settori quali la tutela idrogeologica e la gestione delle acque che, accanto a quella ambientale, hanno una forte valenza economica.”
I lavori, introdotti dal presidente U.R.B.I.M., Folli, sono stati conclusi dall'assessore all'agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, che ha posto l'accento, in particolare, sulle difficoltà date dal venir meno di finanziamenti statali, pari a 900 milioni di euro.
Al termine dell’incontro ha avuto luogo l'inaugurazione della mostra di fotografia "La civiltà dell'acqua in Lombardia": circa centocinquanta immagini di noti fotografi, esposte fino al 23 Novembre nel Palazzo consorziale in piazza Broletto a Mantova.