“Chi dona sangue ha cuore”:ecco la nuova campagna dell'Avis
SITUAZIONE DONAZIONI PREOCCUPANTE: -3,47% DI DONAZIONI DAL 2013
Le donazioni di sangue nel veneziano hanno subito un allarmante calo dal 2013 ad oggi: -3,47% per un totale di 1.469 sacche di sangue in meno. “ La diminuzione è legata alla crisi economica – ha sottolineato Giorgio Brunello, presidente dell’Avis provinciale - che mette i lavoratori in difficoltà nel chiedere un permesso per venire a donare, temendo di perdere il posto di lavoro. Abbiamo pertanto pensato di coinvolgere i cittadini stranieri, in un ottica di diritti e di doveri, offrendo loro un ulteriore modo per sentirsi italiani. Abbiamo bisogno di nuovi donatori che possano impegnarsi nella solidarietà. Se il privato no-profit e l’assistenza sanitaria pubblica lavorano in sinergia, possiamo ottenere grandi risultati.”
“Gli immigrati possono diventare nuovi donatori – ha precisato Giorgio Marchiori, Direttore del Dipartimento Immunotrasfusionale – anche per aiutare loro connazionali, poiché alcuni gruppi rari si possono trovare solo in certe etnie”.
CON IL METODO “A CHIAMATA” NON SI SPRECA SANGUE
L’Avis provinciale ha da pochi mesi istituito un nuovo metodo di donazione per tutti coloro che sono associati, che non sostituisce in alcun modo la donazione volontaria dei “non associati”. “ Il nuovo metodo – ha spiegato Onofrio Lamanna, Direttore del nosocomio – favorisce una raccolta mirata e utile ad evitare gli sprechi, cercando di far combaciare necessità ed esigenze ospedaliere. La popolazione è in continuo aumento ed è necessario donare. Chi è un buon donatore, è un buon cittadino.”
Micol Stelluto