Unesco: Coldiretti, bene zibibbo, ora tocca alla pizza
Questo quanto affermato da Roberto Moncalvo, presidente nazionale della Coldiretti, nel commentare con soddisfazione il via libera all’iscrizione, nella prestigiosa Lista dei Patrimoni Culturali dell'Umanità, della vite ad alberello di uve Zibibbo, caratteristica dell'isola di Pantelleria, in Sicilia .
Un risultato importante per la nostra penisola, che già annovera molti altri riconoscimenti tra cui l’iscrizione dei "Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato (2014)", dell’Etna (2013), della dieta mediterranea (2010) e di nove zone delle Dolomiti (2009).
Ora è tempo di attivarsi per ottenere l’iscrizione nella lista Unesco dei patrimoni immateriali dell’umanità, dell’ “arte della pizza napoletana” al fine di tutelarne l’identità, per fare altresì definitivamente chiarezza sull’origine italiana degli ingredienti e sulle modalità di preparazione e per garantire le condizioni igienico-sanitarie ottimali.
La pizza napoletana - sottolinea la Coldiretti - dal 4 febbraio 2010 è stata ufficialmente riconosciuta dall’Unione Europea come Specialità Tradizionale Garantita ma ora, a fronte del moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell’identità, l’obiettivo è quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale .
A tal fine la Coldiretti, insieme all'Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde, collabora alla petizione lanciata sulla piattaforma Change.org non solo per garantire pizze realizzate a regola d'arte con prodotti genuini e provenienti esclusivamente dall'agricoltura italiana, ma anche contro l’agropirateria internazionale.
Cristina De Rossi