Edilizia a Venezia: in trincea, ma per vincere
Per la prima volta, le aziende iscritte alla Cassa Edile sono scese sotto le mille unità, segnando un calo di circa il 6% nel periodo Aprile-Settembre affiancato da un ancor più preoccupante -10,8% nel numero degli operai occupati (un terzo è straniero); percentualmente ancora più pesante è il saldo negativo fra gli impiegati.
Sono soprattutto le aziende dedite ai lavori pubblici quelle in difficoltà maggiore, mentre restauri e ristrutturazioni ancora tengono grazie anche al Piano Casa regionale; un’altra boccata d’origine arriva dai primi segnali di inversione di tendenza nelle politiche bancarie, dove si stanno allargando le maglie del credito alle famiglie: ne è conseguenza un leggero aumento nelle compravendite. Anche nel settore edile poi si guarda all’estero: circa il 20% delle 210 aziende iscritte ad A.N.C.E. (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Venezia opera regolarmente oltreconfine. L’altra faccia della medaglia, inevitabile in un libero mercato, è però la forte presenza di aziende non locali nell’ancora ricco mercato lagunare, soprattutto in centro storico.
“Sarà la specificità locale - incalza Vespignani - che porta tuttavia a sottovalutare opportunità come quella, che era rappresentata dalla “torre di Pierre Cardin”; la nuova scommessa ora si chiama regolamento edilizio, cui il commissariamento del Comune sta dando inaspettato impulso, sottraendo però lo strumento al democratico confronto cittadino.”
Restano sul tappeto i problemi di sempre: il ritardo della Pubblica Amministrazione nei pagamenti (sparirà purtroppo l’esempio virtuoso della Provincia di Venezia), l’alto costo del lavoro, l’eccessiva tassazione sulla casa.
In sede locale, il pericolo è non riuscire a circoscrivere il malaffare, per quanto eclatante, a specifici ambiti, attribuendo un’immagine negativa all’intero settore,che già sconta difficoltà di “riconoscibilità sociale” soprattutto fra i giovani; in questo quadro è sorprendentemente in crescita la presenza femminile, segno di una professione ricca di sfaccettature. Sullo sfondo incombe il problema del cambio generazionale: imprenditori non si nasce!
Fabrizio Stelluto