Commercio estero: crollo dell'export (-23%) in Russia
Questo è quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, relativi al mese di novembre 2014, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I settori piu’ colpiti risultano essere quelli interessati dall’embargo, con il divieto all’ingresso di una serie di prodotti agroalimentari comprendenti frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, pesce, ma si registrano perdite di quote di mercato considerevoli anche in altri importanti comparti.
A novembre, calo drastico delle esportazioni italiane con un 66% per i prodotti dell’agricoltura, un 27 % per il tessile, arrivando a un 82% per gli autoveicoli e un 21% per i mobili.
Danni indiretti, ma molto pesanti, li troviamo nel settore dell'agroalimentare, dovuti soprattutto alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione, in Russia, di prodotti di imitazione, completamente estranei al Made in italy.
Lo stop delle importazioni in Russia di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia ha infatto provocato - conclude la Coldiretti - un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella “Casa Italia”, dall’insalata “Buona Italia” alla Robiola Unagrande, non ultima la mortadella Milano o il parmesan Pirpacchi, tutti rigorosamente realizzati nel Paese di Putin.
Cristina De Rossi