Attività di ricerca della UE per la lotta contro Ebola
Fin dalle prime fasi della crisi dell'Ebola, l'Ue ha attivato le proprie strutture. Adesso annuncia le sue ultime azioni nel campo della ricerca contro la malattia.
La Commissione europea ha annunciato otto progetti di ricerca sull'Ebola, che vengono eseguiti nell'ambito del nuovo programma "Ebola +" dell'Iniziativa di medicinali innovativi (IMI).
Questi progetti accelerare lo sviluppo di farmaci, svilupperanno vaccini e test rapidi di diagnostica, che sono fondamentali per superare l'attuale crisi. Il programma è finanziato congiuntamente dalla Commissione europea e dall'industria farmaceutica europea, per un totale di 215 milioni di euro.
Quasi la metà del finanziamento proviene dall'UE (dal programma di ricerca Horizon 2020), l'altra metà da grandi aziende, per lo più dal settore farmaceutico.
Alcune di loro contribuiscano al progetto anche con contributi «in natura», donando tempo, i loro ricercatori, accesso alle strutture e risorse per la ricerca.
I progetti comprendono partner provenienti da tutto il mondo, soprattutto dall'Europa, Africa e America settentrionale.
Attualmente non ci sono vaccini efficaci autorizzati per l'Ebola e i test diagnostici non ci sono abbastanza veloci. L'azione della UE si concentra quindi proprio su questi aspetti: sviluppare vaccini per l'Ebola; accelerare la produzione di possibili vaccini; adattamento dei regimi di vaccino e sviluppare test diagnostici rapiti.
Per sostenere gli sforzi UE contro l'Ebola nelle comunità rurali della Guinea, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie sta impegnando, sotto la guida della Commissione, quattro squadre di epidemiologi francofoni per sostenere la sorveglianza e la risposta a livello comunitario.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea