Turismo, record di pernottamenti in Europa ma non in Italia
L'Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, ha indicato come nel 2014 la Francia e la Spagna abbiano mantenuto le prime due posizioni tra gli Stati membri in termini di pernottamenti, seguite subito dopo Italia e Germania.
Queste stime fanno riferimento a pernottamenti sia per ragioni lavorative, sia per ragioni turistiche.
Complessivamente, il numero di notti trascorse in esercizi ricettivi turistici, nell'anno 2014, è cresciuto nella maggior parte degli Stati membri. I maggiori incrementi sono stati osservati in Lettonia (+11,1%), in Belgio (+7,2%), in Portogallo (+7,1%) e in Grecia (+6,9%).
Al contrario, i paesi che hanno segnalato le maggiori diminuzioni sono Italia (-1,8%), seguita da Finlandia (-1,9%) e Slovacchia (-5,5%).
Tra le destinazioni con le più alte quote di pernottamenti di non residenti nell'Ue sono indicate due isole del Mediterraneo: Malta (96%) e Cipro (94%), seguite da Croazia (92%), Lussemburgo (88%) e Grecia (79 %).
Nell'Unione europea, tra il 2013 e il 2014, il numero di notti trascorse in esercizi ricettivi turistici da cittadini non comunitari è cresciuto del 2,3%, in percentuale maggiore rispetto ai cittadini comunitari (+ 1,1%). Italia e Spagna hanno registrato il più alto numero di pernottamenti di non residenti nelle loro strutture turistiche: la Spagna con 260 milioni di pernottamenti (il 21% del totale di pernottamenti di non residenti nell'Ue) e l'Italia con 184 milioni di pernottamenti (ovvero il 15%).
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea