Il sostegno della Commissione europea all'Ucraina
A partire dal 2014 la Commissione ha approvato una serie di misure concrete, per il breve e medio termine, che hanno contribuito a stabilizzare la situazione economica e finanziaria del Paese: monitorare la transizione, favorire le riforme politiche ed economiche e sostenere lo sviluppo inclusivo, a beneficio di tutta la popolazione.
L'8 gennaio 2015 è stato proposto un ulteriore pacchetto di assistenza finanziaria: attualmente, l'Unione europea risulta il maggiore donatore internazionale a favore dell'Ucraina.
Per affrontare tale sfida, a metà 2014, la Commissione ha istituito il Gruppo di sostegno per l'Ucraina e per la prima volta viene creato un gruppo di sostegno a un Paese non facente parte dell'Unione europea.
Esso concentra e coordina le risorse e le competenze della Commissione europea al fine non solo di monitorare, ma anche di aiutare l'Ucraina nell'attuazione dell'accordo di associazione che disciplina le relazioni dell'Ue con l'Ucraina. Tale accordo è stato negoziato nel periodo 2007-2011 e siglato nel 2012.
Nel 2014 l'Ue e l'Ucraina hanno, infine, firmato le disposizioni politiche dell'accordo di associazione, riconfermando il loro comune impegno per la conclusione e la firma delle restanti parti dell'accordo. L'Ucraina ha dunque confermato la sua decisione, libera e sovrana, di proseguire l'associazione politica e l'integrazione economica con l'Unione europea e di intraprendere le conseguenti riforme.
A seguito del completamento dei preparativi tecnici, le restanti disposizioni dell'accordo di associazione Ue-Ucraina, sono state firmate a Bruxelles il 27 giugno scorso.
L'Unione ha, inoltre, temporaneamente eliminato i dazi doganali sulle esportazioni ucraine, dando così una concreta prova di solidarietà. L'eliminazione dei dazi doganali è totale o parziale, secondo il settore e secondo i termini del contratto. Parallelamente, una serie di controlli di salvaguardia sono stati messi in atto per evitare picchi di distorsione del mercato, che incidono negativamente sulle società e sulle industrie europee.
In cima all'agenda Ue, sin dai primi giorni del conflitto, vi è poi l'assistenza umanitaria, a sostegno della quale, dal 2015, la Commissione europea ha impegnato ulteriori 15 milioni di euro. Nel 2014 la Commissione ha stanziato 11 milioni di euro in assistenza umanitaria e 17 milioni in aiuti allo sviluppo.
Ulteriori 4.500.000 euro sono stati forniti per soddisfare le esigenze di recupero e di integrazione tra sfollati e comunità di accoglienza, al fine di promuovere un clima di fiducia.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea