Sicurezza stradale, un passo verso le multe europee
Con una riduzione di quasi il 50% delle vittime d'incidenti dal 2001 a oggi, l'iniziativa rappresenta un ulteriore passo per la sicurezza, obiettivo primario della politica dei trasporti dell'Unione.
Le nuove regole permetteranno agli Stati Membri di scambiarsi con più facilità le informazioni di chi commette infrazioni stradali al di fuori del proprio paese.
Il giorno stesso, il Commissario europeo dei trasporti, Violeta Bulc, ha dichiarato che "il voto di oggi rappresenta un importante passo verso il rispetto delle regole stradali in tutta Europa, al fine di evitare che i cittadini europei divengano vittime di conducenti senza scrupoli. L'applicazione transfrontaliera potrebbe salvare sino a 400 vite l'anno ed è per questo che l'adempimento uniforme è così vitale".
Già nel marzo 2008 la Commissione europea adottò una proposta di direttiva intesa ad agevolare l'applicazione transfrontaliera della normativa stradale. Nel tempo si è resa, tuttavia, sempre più impellente la necessità di migliorare la sicurezza in tutta l'Unione.
In linea con tale obiettivo, l'applicazione delle sanzioni indipendentemente dallo Stato membro d'immatricolazione del veicolo permetterà di assicurare pari condizioni di trattamento e maggiore sicurezza ai conducenti.
Nei prossimi anni, grazie al sistema integrato di scambio transfrontaliero d'informazioni si potrà accrescere l'effetto deterrente e indurre alla prudenza, permettendo di ridurre il numero di vittime da incidenti stradali.
Le infrazioni espressamente contemplate nella direttiva appena approvata includono: eccesso di velocità, mancato uso delle cinture di sicurezza o del casco protettivo, mancato arresto davanti ad un semaforo rosso, guida in stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, guida su corsie vietate e uso del telefono cellulare.
Sebbene diversamente sanzionate negli Stati membri, talora come illeciti amministrativi in altri casi come fattispecie penali, le condotte saranno assoggettate alla previsione normativa derivante dalla direttiva indipendentemente dalla loro qualificazione giuridica nazionale.
In vista di tale scopo, gli Stati membri dovranno garantire l'accesso reciproco ai sistemi d'immatricolazione dei veicoli.
A riguardo sono riportate dettagliate specifiche tecniche volte allo scambio automatizzato dei dati tra gli Stati dell'Unione, tenendo conto della necessità di protezione dei dati personali in linea con la direttiva del 1995.
Grazie all'essenziale sensibilizzazione, all'applicazione transfrontaliera delle sanzioni e alle nuove disposizioni derivanti dalla recente direttiva, si potrà così mantenere la tendenza di decrescita del numero d'incidenti stradali mortali all'interno dell'Unione.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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