Ue, Fondi strutturali: approvati 11 Programmi operativi regionali
L'Italia avrà così la possibilità di ottenere una parte dei 32,2 miliardi di euro stanziati dalla politica di coesione europea 2014 – 2020.
L'approvazione segue l'Accordo di partenariato dell'ottobre 2014 cha ha stabilito le strategie che definiscono le priorità d'investimento per l'intero territorio nazionale. I programmi presentati da nove regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano permetteranno un investimento complessivo di 5,5 miliardi di euro, di cui quasi 2,8 miliardi dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Il finanziamento si inserisce nel programma di coesione dell'Unione europea comprendente 22,3 miliardi destinati alle regioni italiane meno sviluppate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), 1,3 miliardi per le ragioni 'in transizione' (Sardegna, Abruzzo e Molise) e, infine, 7,6 miliardi per quelle più sviluppate.
L'approvazione dei primi undici Programmi operativi regionali ha come obiettivo la crescita economica come stimolo per la creazione di posti di lavoro e veicolo di sostegno alle piccole e medie imprese in difficoltà.
In seguito all'approvazione, il Commissario per le Politiche regionali, Corina Crețu, si è detta "particolarmente soddisfatta del pacchetto di investimenti che servirà alle regioni italiane a promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, rafforzare la collaborazione tra ricerca e imprese, stimolare lo sviluppo tecnologico, ampliare l'infrastruttura di banda larga e l'accesso ai relativi servizi per un'ulteriore fetta di popolazione e di imprese".
Inserendosi nella strategia di coesione europea (Europa 2020) si prevede che il piano produrrà direttamente investimenti per quasi 24 mila imprese italiane, miglioramenti in termini di efficienza energetica, mobilità sostenibile all'interno delle regioni, messa in sicurezza del territorio, creazione di nuovi posti di lavoro e promozione turistica e del territorio.
I Programmi operativi regionali includono, complessivamente, una somma di 1,6 miliardi di euro in finanziamenti per il rafforzamento della ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione. Investimenti per un totale di 355 milioni di euro saranno dedicati al Piemonte e a progetti in 800 imprese localizzate nel territorio umbro al fine di attrarre 30 milioni di euro in capitali provenienti da soggetti privati.
Dall'ammontare complessivo, 492 milioni saranno destinati allo sviluppo dell'ICT, alla connessione a banda larga e alla riduzione del digital divide. Di questi 144,2 milioni saranno dedicati al programma Lazio digitale e 30,7 milioni al raggiungimento del 100% di connessione a banda larga in Valle d'Aosta e nella provincia autonoma di Bolzano.
I fondi, resi disponibili dall'approvazione dei Programmi da parte della Commissione, rappresentano un nuovo strumento per combattere la disoccupazione, promuovere la competitività e l'innovazione quali mezzi per favorire la crescita economica nel rispetto dei principi dell'imprenditoria sostenibile e inclusione sociale.Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea