Un vero mercato unico dei capitali europei: obiettivo 2019
Il Mercato Unico dei Capitali (MUC) ha l'obiettivo di abbattere le barriere che limitano gli investimenti tra gli Stati europei, prevenendo l'accesso al mercato dei capitali e lasciando le banche quale unica fonte di finanziamento. Il MUC è un progetto di lungo termine che richiederà continuati sforzi durante gli anni sebbene i primi risultati s'inizieranno a raccogliere già nei prossimi mesi.
Il vice-presidente alla Commissione europea per l'occupazione, la crescita e la competitività, Jyrki Katainen, ha spiegato che "il Mercato Unico dei Capitali è la prima iniziativa strutturale che la Commissione porta avanti nel piano d'investimenti. Questo contribuirà ad assicurare che il piano d'investimenti non sia solo una spinta occasionale ma abbia un impatto positivo e duraturo sulle condizioni economiche europee".
In occasione del nuovo programma, la Commissione ha lanciato un periodo di tre mesi di consultazioni e dibattiti in tutta l'Unione (Green Paper), grazie al quale sarà deciso il Piano d'Azione e le misure da adottare per la creazione di un vero mercato unico dei capitali. Parallelamente, sono state lanciate due consultazioni sull'attività di cartolarizzazione di 'alto livello'.
Entro il 13 maggio, la Commissione riceverà i pareri dal Parlamento, Consiglio e da altre istituzioni europee nonché dai parlamenti nazionali, imprese, settore finanziario e portatori d'interessi. In seguito alla fase di consultazione pubblica, la Commissione adotterà il Piano d'Azione, che espliciterà le tappe e scadenze per la piena attuazione del MUC entro il 2019.
Lo scorso novembre, la Commissione, nella comunicazione sul Piano d'Investimento per l'Europa, aveva indicato alcune misure già applicabili nel breve periodo. In primo luogo è menzionata l'implementazione del regolamento sul Fondo europeo d'investimento di lungo periodo.
Sono poi indicate le misure da adottare nel campo della cartolarizzazione "d'alto livello", permettendo un notevole aumento della trasparenza, coerenza e disponibilità delle informazioni agli investitori – inclusa l'area dei finanziamenti alle PMI – e aumento della liquidità disponibile nel sistema.
Come ulteriori strumenti sono previste la condivisione d'informazioni standardizzate sul credito alle PMI e la direttiva sui Prospetti d'investimento, che saranno semplificati per una maggiore tutela degli investitori e delle PMI. In tutte queste aree c'è ampio consenso sia sulla necessità di innovare quanto sui benefici diretti che ne deriverebbero al fine di raggiungere un vero Mercato Unico europeo dei capitali che, come detto dal Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker: "Taglierebbe i costi della raccolta di capitale, in particolare per le piccole e medie imprese, e aiuterebbe a ridurre la nostra estrema dipendenza dal finanziamento delle banche".
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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