112, numero emergenza europeo
Il 112, il numero unico d'emergenza europeo, ogni giorno, soccorre e salva la vita a persone in 28 Paesi diversi>. Ciononostante, secondo il rapporto della Commissione esiste un ampio margine di miglioramento, in settori chiave quali l'ubicazione del chiamante e l'accesso ai disabili.
I dati raccolti dalle autorità nazionali, infatti, non mostrano alcun progresso nella realizzazione accurata della localizzazione del chiamante.
Il Cell ID / ID Sector è un requisito di posizione standard in Europa per le reti di telefonia mobile e può fornire la posizione di un chiamante tra i 30 metri e decine di chilometri. Nonostante l'esistenza di questa e di altre, anche più precise, soluzioni di localizzazione del chiamante, gli Stati membri non hanno compiuto alcun progresso.
Sono, inoltre, stati registrati eccessivi ritardi nella ricezione della localizzazione del chiamante da parte dei servizi di emergenza: l'ubicazione del chiamante deve essere fornita contemporaneamente alla chiamata al servizio di emergenza, al fine di rendere l'intervento più efficiente.
Tuttavia, in alcuni paesi, tali informazioni vengono ricevute dopo un lasso di tempo relativamente lungo: in Francia (alcuni minuti), a Malta (5-10 minuti) e in Grecia (34 min. e 56 sec.).
Va notato, poi, che Austria, Repubblica Ceca, Lettonia, Portogallo e Slovacchia non hanno segnalato i dati sul tempo medio necessario per la ricezione della localizzazione del chiamante da parte dell'operatore 112.
A seguito di una richiesta del Parlamento europeo, la Commissione lancerà presto un progetto pilota che consenta di analizzare la trasmissione dei dati di localizzazione del chiamante da smartphone al centro chiamate di emergenza 112.
Nonostante molte applicazioni per smartphone utilizzino i dati di localizzazione satellitari per individuare la posizione dell'utente, lo stesso smartphone, attualmente, non è in grado di inviare informazioni sulla posizione dell'utente ai servizi di emergenza quando una persona compone il 112.
Il cambio automatico dei dati di localizzazione via satellite in Europa, con Galileo ed EGNOS, potrebbe accelerare i tempi di risposta dei servizi di emergenza e salvare molte vite umane.
La Commissione europea ha, quindi, incoraggiato gli Stati membri a intensificare i loro sforzi sulla localizzazione del chiamante, sostenendo il lavoro del Comitato per le comunicazioni elettroniche (parte della CEPT, che coordina le telecomunicazioni di stato europei e le amministrazioni postali) che, recentemente, ha fornito orientamenti alle amministrazioni nazionali per il miglioramento della posizione del chiamante.
Il rapporto, inoltre, ha mostrato che l'accesso al 112 per i disabili non sarebbe migliorato in modo significativo: 22 Stati membri hanno riferito che metodi alternativi di effettuare chiamate al 112, come testo in tempo reale, sms, video streaming, sarebbero regolarmente funzionanti.
Gli utenti possono contattare i centri di emergenza 112 tramite SMS in 18 Stati membri, ma non esisterebbero piani per rendere disponibile questa possibilità in 3 Stati membri (BG, PL e MT).
Il tempo di risposta non è considerato sufficientemente rapido: 20 Stati membri hanno segnalato meno di 10 secondi necessari per entrare in contatto con i servizi di emergenza; gli Stati membri che hanno registrato i risultati migliori sono BG, HR, CZ, FI, HU, IE, NL, PT, RO, SL , ES, UK.
La Commissione ha, infine, chiesto agli Stati membri di sviluppare strumenti di monitoraggio di questi indicatori, al fine di ottimizzare i loro sistemi 112.
Così, l'11 febbraio, Giornata europea del 112, è un'occasione non solo per attirare l'attenzione del pubblico sulla sicurezza in Europa, ma anche per aumentare la consapevolezza dei risultati raggiunti e degli obiettivi che restano da perseguire.Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea