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Europa e Italia insieme per l'immigrazione

27/02/2015
Europa e Italia insieme per l'immigrazione"L'Italia non è sola. L'Europa è con l'Italia": è con queste parole di Dimitris Avramopoulos (Commissario migrazione, affari interni e cittadinanza) che possono essere riassunte le nuove disposizioni Ue per l'immigrazione.

È di pochi giorni fa, infatti, la notizia che l'operazione Triton sarà estesa fino a tutto il 2015. La Commissione europea ha previsto che all'Italia venga affidato un fondo di emergenza pari a 13,7 milioni di euro da parte dell'AMIF (Asylum, Migration and Integration Fund) e si dice anche pronta ad accogliere i suggerimenti italiani per migliorare l'operazione Triton.

È sempre lo stesso Commissario ad aggiungere poi, che l'Europa non può sostituire l'Italia in ambito di immigrazione, ma che certo può aiutare il Paese ampliando la disponibilità di risorse di cui ha bisogno.

La Commissione europea sta anche lavorando al miglioramento delle alternative che possano offrire una maggiore garanzia legale.

L'obiettivo è quindi riuscire a tenere sotto controllo il flusso migratorio proveniente dalla Libia: "Abbiamo deciso di rafforzare la nostra partnership con Paesi terzi in seguito alla principale corrente migratoria come parte della nostra cooperazione ai processi di Khartoum e Rabat. Questo dovrebbe aiutare a smembrare le reti criminali di trafficanti e contrabbandieri, così da garantire una maggior protezione a coloro che ne hanno bisogno, a partire dalla aree in crisi a noi vicine", dichiara l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini.

Anche le parole del Vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, si fanno portavoce di un tema che non è solo italiano, bensì europeo: "Fino a quando ci saranno guerre e difficoltà nei Paesi a noi vicini le persone continueranno a rischiare le loro vite per raggiungere le coste europee. Non c'è una soluzione semplice a questo problema complesso, ma è chiaro che non ci si tratti di una soluzione nazionale. C'è solo una soluzione europea. Stiamo lavorando sodo per preparare un approccio esauriente in una nuova Agenda europea per l'immigrazione, la quale sarà presentata quest'anno. Nel frattempo abbiamo accolto la richiesta dell'Italia a cui stiamo dando risposta in tutti i modi che ci sono concessi e siamo pronti a rispondere costruttivamente se il Paese riterrà opportuno intensificare l'operazione Triton".

Operazione che fino a ora è riuscita a salvare almeno 19.500 persone. Il budget mensile previsto oscilla tra un milione e mezzo e due milioni e novecento mila euro, mentre fino alla fine dell'anno corrente è previsto un tetto di spesa massimo pari a 18.250.000 euro. Per la gestione delle sue frontiere, l'Italia riceve già più di 150 milioni di euro dall'International Security Fund for Borders.

In seguito alla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013- in cui 366 persone persero la vita-, la Commissione europea ha istituito una Task Force mediterranea per garantire una migliore riuscita degli sforzi europei, i cui risultati verranno valutati il prossimo 12 marzo dalla Commissione per gli affari interni.

Le azioni per supportare l'Italia dopo l'evento di Lampedusa sono molti, soprattutto per quanto riguarda i temi migrazione e asilo politico. Da allora sono stati stanziati 30 milioni di euro dalla Commissione sia per garantire l'aumento di alloggi e di autorità per esaminare i casi di asilo politico, sia per far incrementare la sorveglianza e la sicurezza delle operazioni marittime.

Sono stati inoltre assicurati più di 310 milioni di euro dal fondo Asilo, Migrazione e Integrazione e 212 milioni di euro dal fondo di Sicurezza Internazionale per il periodo 2014-2020. L'Italia è quindi il maggior beneficiario di fondi europei per la politica migratoria.

Ma l'Unione europea svolge anche un lavoro di assistenza e cooperazione insieme a Paesi terzi, soprattutto per quanto riguarda il problema dell'asilo politico e dell'immigrazione irregolare e forzata. Lo scopo è quello di garantire un dialogo tra i Paesi di origine, di transito e di arrivo in tutta l'area dell'azione migratoria.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

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