Nuovi passi verso una nuova politica europea di vicinato
Lo hanno recentemente dichiarato l'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini e Johannes Hahn, Commissario alla politica europea di vicinato e negoziati di allargamento.
È il primo aggiornamento che viene fatto alla politica europea di vicinato (PEV) dal 2011. Si prospetta necessaria una revisione di questi principi anche in seguito agli ultimi avvenimenti che hanno avuto luogo nei paesi limitrofi all'Unione europea.
Lo scopo è quindi quello di cercare di mediare il più possibile sia con i Paesi confinanti che con i Paesi che hanno interessi nell'Unione europea e di riuscire a farlo da adesso fino alla fine di giugno.
La consultazione avrà come argomenti principali la differenziazione, la concentrazione, la flessibilità, la proprietà e la visibilità, mentre cinque saranno le aree di interesse trattate: sviluppo economico e di mercato, connettività, sicurezza, amministrazione, emigrazione e mobilità.
A seguito di questa consultazione, il prossimo autunno verrà pubblicata una comunicazione in cui verranno inserite alcune proposte per il futuro della politica europea di vicinato.
A proposito di questo, il Vicepresidente della Commissione Federica Mogherini ha dichiarato:" L'UE ha tutto l'interesse a creare solidi partenariati con i paesi vicini. A causa dei recenti sviluppi verificatisi nella regione dobbiamo far fronte a sfide sempre più serie, che vanno dalle pressioni economiche alla migrazione irregolare e alle minacce per la sicurezza. Per affrontare questi problemi abbiamo bisogno di una politica forte, ma dobbiamo anche capire meglio le aspirazioni, i valori e gli interessi dei nostri partner. Il riesame deve prefiggersi questo obiettivo per consentirci di allacciare relazioni politiche solide con i paesi vicini".
Il Commissario Johannes Hahn ha poi aggiunto: "È nell'interesse dell'UE promuovere la pace, la stabilità e la prosperità ai suoi confini. Il riesame ci aiuterà ad agire in modo più efficace per conseguire questi obiettivi. Voglio un partenariato più equo e produttivo".
Il riesame della politica Ue di vicinato è stato annunciato anche dal Presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker, che lo ha inserito tra le attività che l'organo unionale vuole svolgere durante il suo primo anno.
Una buona politica di vicinato è prevista direttamente dal trattato dell'Unione europea, il quale sancisce: "l'Unione deve sviluppare con i paesi limitrofi relazioni privilegiate al fine di creare uno spazio di prosperità e buon vicinato fondato sui valori dell'Unione e caratterizzato da relazioni strette e pacifiche basate sulla cooperazione".
La politica europea di vicinato è stata varata nel 2003 con il fine di sviluppare buoni rapporti con i Paesi vicini sia meridionali (ad esempio Algeria, Egitto, Israele e Giordania) che orientali(Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia e Ucraina per citarne alcuni).
L'obiettivo di questa misura europea è quello di contribuire allo sviluppo economico dei paesi partner, promuovere riforme a favore della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani.
Si mira, così, a una cooperazione sia in ambito politico sia in ambito di sicurezza, cercando anche di promuovere la creazione di posti di lavoro.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea