Migrazione, la Commissione vuole rafforzare gli sforzi Ue
Hanno avuto inizio lo scorso 4 marzo i lavori per la definizione di un'agenda europea globale sulla migrazione, la quale mira a rafforzare gli sforzi dell'Unione e permettere una cooperazione concreta tra i 28 Stati europei e i paesi terzi da cui provengono i flussi.
Gestire al meglio l'immigrazione è uno dei punti principali della politica della Commissione Juncker, la quale intende affrontare questa tematica in modo globale, sia per quanto riguarda le sfide che le opportunità che ne derivano.
È a questo proposito, infatti, che l'Alto Rappresentante e Vicepresidente Federica Mogherini ha dichiarato: "In quanto europei, dobbiamo essere efficaci nel dare risposte immediate alla migrazione e contemporaneamente affrontarne le cause profonde, a partire dalle crisi che dilagano alle nostre frontiere, soprattutto in Libia. Proprio per questo stiamo aumentando la nostra collaborazione con i paesi di origine e di transito per fornire protezione nelle regioni in conflitto, facilitare il reinsediamento e affrontare le rotte dei trafficanti".
La Commissione mira quindi a creare un solido sistema comune di asilo e una nuova politica sulla migrazione legale, cercando di proteggere le frontiere esterne dell'Europa e di dar vita a una lotta più decisa alla migrazione irregolare e alla tratta di esseri umani.
Riguardo a questo ultimo punto, fanno riflettere i dati analizzati dall'organo Ue: nel 2014 (secondo Frontex), sono stati circa 278 000 gli individui che hanno deciso di emigrare irregolarmente, il doppio in confronto al 2011. Sono molte le persone che hanno deciso di rivolgersi ai trafficanti- molto spesso cadendone vittima – pur di trovare un modo per andar via dalle difficili situazioni dei propri paesi d'origine.
A tale proposito, Dimitris Avramopoulos, Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: "La migrazione è una questione di persone: dietro ogni volto che giunge alle nostre frontiere c'è un individuo, che sia un uomo d'affari in viaggio per lavoro, uno studente che viene in Europa per studiare, una vittima di trafficanti di esseri umani, un genitore che cerca di portare al sicuro i suoi figli. Nell'elaborare un'agenda europea globale sulla migrazione, dobbiamo pensare a tutte le dimensioni del fenomeno: non si tratta di cercare scorciatoie, ma di creare un'Unione europea più sicura, prospera e attraente".
Anche la protezione dei confini europei è uno dei punti di lavoro principali della Commissione europea: la loro gestione è infatti competenza diretta dell'Unione europea e degli Stati membri.
Durante la discussione dell'agenda europea sulla migrazione verrà affrontato anche un'ulteriore questione, ovvero se e in quale misura l'agenzia per le frontiere dell'Ue, Frontex, necessiti di più mezzi operativi e risorse umane per fronteggiare al meglio le sfide delle frontiere esterne dell'Unione.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea