Agricoltura: in Basilicata +17% di occupati
Questo il dato che emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della visita del presidente, Roberto Moncalvo, con la sua giunta nella Regione in vista dell’Expo, alla scoperta delle realtà radicate sul territorio, realtà che hanno altresì permesso all’Italia di ottenere i primati qualitativi ambientali e di sicurezza alimentare nel settore dell'agroalimentare.
L'incremento è del 20,5% per quanto riguarda gli uomini occupati nei campi, più contenuto invece per le donne, pur con un balzo significativo del 10,4%.
Un segnale altrettanto significativo è l’aumento congiunturale, nello stesso periodo, del numero di imprese agricole condotte da under 35, che in Basilicata salgono a oltre 1400 (+1,2%), in controtendenza ai tassi elevati di disoccupazione giovanile, come ha affermato Moncalvo nel sottolineare che “Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea e che - continua Moncalvo -"l’esperienza dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, ma anche una migliore qualità della vita”.
Ora la sfida – ha continuato Moncalvo - è portare il valore della trasparenza nelle filiere fino alla grande distribuzione per garantire a tutti gli agricoltori la giusta redditività”.
La Basilicata - sottolinea la Coldiretti - si presenta quindi all’Expo con quasi 1 impresa su 3 (30,1%) che svolge attività agricola, un record nazionale rispetto alla media italiana, ferma al 12,5%.
Le circa 18mila imprese agricole hanno assicurato alla regione 90 prodotti agroalimentari tradizionali censiti (1 liquore, 15 carni fresche e loro preparazione, 13 formaggi, 24 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 4 prodotti di origine animale vedi miele, lattiero caseari, escluso burro, 2 piatti composti o prodotti della gastronomia.
Sono 1.089 le imprese agricole impegnate nel biologico, che coltivano una superficie di circa 48.000 ettari, ma la Basilicata vanta anche 5 prodotti a denominazione di origine protetta (Caciocavallo Silano, Fagioli bianchi di Rotonda, Melanzana rossa di Rotonda, Pecorino di Filiano, Vulture) e 4 prodotti a indicazione geografica protetta (Canestrato di Moliterno, Fagiolo di Sarconi, Pane di Matera e Peperone di Senise).
In Lucania si trovano infine – conclude la Coldiretti - 4 vini a denominazione di origine controllata, una denominazione di origine controllata e garantita e una indicazione geografica tipica.
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