Quote latte: la Commissione europea abilita il recupero in tre anni
Il nuovo regime di pagamento entrerà in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione.
Grazie a tale provvedimento, gli imprenditori dell'industria lattiero-casearia, la cui produzione ha ecceduto le quote assegnate per questo periodo, avranno la possibilità di effettuare i pagamenti in un intervallo di tempo esteso. In particolare le somme dovranno essere versate in un periodo massimo di tre anni in forma rateizzata a interessi zero.
Il compito degli Stati dell'Unione europea sarà quello di indicare il numero degli imprenditori agricoli beneficiari di questo schema con allegato l'importo che dovrà essere recuperato ogni anno. L'indicazione dei surplus dovrà essere effettuata con la medesima cadenza sino alla fine del 2017.
Le regole fissate dall'Unione europea richiedono il pagamento entro la fine del novembre 2015 da parte degli Stati membri, mentre è aumentata la flessibilità per il recupero delle somme dai singoli produttori. Il termine ultimo per effettuare il primo pagamento annuale è fissato per il 30 settembre 2015.
È di particolare rilevanza la flessibilità di questo schema di rientro delle somme: il recupero delle quote da parte dei singoli produttori, infatti, è stato espressamente pianificato in modo tale che i tributi non pesino eccessivamente sull'andamento economico dei singoli produttori.
Nello specifico, secondo le norme che regolano le quote latte, i produttori la cui produzione ha ecceduto la quota individuale loro assegnata, dovranno corrispondere un tributo extra pari a 27,83€ ogni 100 kg prodotto. Questo pagamento verrà applicato solo nel caso in cui il Paese abbia sforato il totale delle quote nazionali previste a livello unionale.
Secondo i dati aggiornati forniti dalla Commissione europea, attualmente sono ancora da recuperare circa 1.752 milioni dei 2.305 miliardi totali dovuti. All'interno di questa cifra, l'Italia deve recuperare dai produttori diari sanzioni per un valore totale pari a 1.343 milioni di euro.
Il Commissario all'agricoltura e allo sviluppo rurale Phil Hogan ha dichiarato: "Questa misura è un passo significativo che conferisce sia una notevole flessibilità a favore degli agricoltori sia un significativo vantaggio per il flusso monetario per quei coltivatori che dovrebbero, altrimenti, affrontare un conto salato nel 2015 in un momento in cui potrebbero investire per trarre vantaggio dall'ambiente del post-quote".
La politica agricola delle quote latte interessa già da diversi anni l'opinione pubblica all'interno dell'Unione europea. A riguardo già nel 2013 a Bruxelles venne organizzata una conferenza su iniziativa di Dacian Cioloş, l'allora Commissario per l'agricoltura e lo sviluppo rurale. Nel corso di questa giornata vennero gettate le basi di quelli che sarebbero poi diventati i futuri andamenti nel settore europeo della produzione diaria a partire dal 2015.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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