UE, sicurezza stradale: calano i decessi, ma occorre fare di più
"I dati pubblicati dovrebbero far suonare un campanello di allarme. Dietro questi dati e statistiche ci sono persone a lutto, mogli e mariti, madri e padri, figli, fratelli e sorelle, colleghi e amici, e ciò contribuisce a ricordarci che la sicurezza stradale richiede attenzione costante e ulteriore impegno".
È con queste parole che la Commissaria dell'Ue per i Trasporti Violeta Bulc presenta le prime statistiche sulle vittime di incidenti stradali del 2014.
Durante lo scorso anno, i 28 paesi membri dell'Unione europea hanno registrato un totale di 25.700 decessi su strada, ben 5.700 casi in meno rispetto al 2010. Pur essendo un dato positivo, però, rimane sempre lontano dall'obiettivo che l'Ue si era preposta.
"Nei prossimi anni dobbiamo intensificare gli sforzi per raggiungere l'obiettivo prefissato dell'UE di ridurre del 50% il numero dei decessi per incidenti stradali entro il 2020. Dobbiamo cooperare per far sì che un maggior numero di persone possa giungere sano e salvo a casa al termine di un tragitto su strada. È una delle mie priorità e dovrebbe essere una priorità di tutti i governi in tutti gli Stati membri", continua la Commissaria Bulc.
Analizzando la relazione si nota che il numero delle vittime di incidenti stradali varia sensibilmente da Stato a Stato. I paesi dell'Unione europea che detengono il più basso tasso di mortalità su strada per l'anno 2014 sono Malta, i Paesi Bassi, la Svezia e il Regno Unito, mentre Bulgaria, Lettonia, Lituania e Romania sono i paesi in cui il tasso di mortalità è ancora molto alto.
Ma, se considerati in un'ottica più ampia, i dati riportati dalla Commissione europea sono comunque da considerarsi positivi: questi, infatti, indicano una riduzione del numero totale di vittime della strada nell'Ue pari al 18,2% rispetto al 2010.
L'obiettivo che si pone adesso l'Unione europea è quello di ridurre le vittime di incidenti stradali del 50% nel periodo 2010-2020. L'Ue contribuisce attivamente in materia di sicurezza promuovendo l'applicazione del codice della strada, creando campagne educative e raccomandando continue manutenzioni delle infrastrutture, sia a livello locale che regionale.
La Commissione, inoltre, sta riesaminando le norme in materia di formazione e qualificazione dei conducenti professionali per poi adottare una proposta entro la fine del 2016.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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