E-commerce, rimuovere le barriere in Europa
In Europa, infatti, sono sempre di più le merci e i servizi che vengono commercializzati grazie a internet.
Ma, mentre da un lato le vendite europee transfrontaliere aumentano molto lentamente, anche a causa delle barriere linguistiche, delle preferenze dei consumatori e delle diverse normative vigenti negli Stati membri, dall'altro esiste la possibilità che alcune imprese adottino misure che limitano il commercio elettronico oltrefrontiera.
È a questo proposito che la Commissaria Vestager ha dichiarato: "È giunta l'ora di abbattere gli ostacoli che ancora intralciano il commercio elettronico, che è uno degli elementi essenziali di un autentico mercato unico digitale in Europa. La prevista indagine di settore agevolerà la Commissione nella comprensione e nell'abbattimento delle barriere al commercio elettronico, con vantaggi sia per i cittadini sia per le imprese europee".
Creare un contesto sicuro per un mercato unico digitale in Europa è un traguardo di particolare importanza per la Commissione europea.
I cittadini dell'UE, infatti, si dicono entusiasti dei servizi in linea e questo si rivela essere un punto di partenza essenziale per lo sviluppo del digitale. Solo nel 2014, circa la metà delle persone residenti negli Stati membri ha fatto acquisti online, ma solo il 15% di questi si è rivolto a un venditore che ha base nell'UE.
Esistono, quindi, ostacoli rilevanti che impediscono una buona riuscita del commercio elettronico transfrontaliero. Tra questi, ad esempio, i geoblocchi che possono impedire al consumatore di accedere a determinati siti in base al luogo in cui vive.
Al fine, quindi, di raggiungere l'obiettivo che la Commissione europea si è preposta e creare un mercato unico digitale, la Commissaria Vestager ha deciso di proporre al collegio dei commissari l'avvio di un'indagine sulla concorrenza nel settore del commercio elettronico. Lo scopo di quest'analisi sarà quello di considerare gli ostacoli sia privati che contrattuali che sono oggi imposti ai contenuti digitali e alle merci.
L'obiettivo dell'indagine è quello di raccogliere più informazioni possibili presso numerosi portatori d'interesse di tutti gli Stati membri dell'Unione europea.
Una volta raccolti, i risultati aiuteranno a comprendere gli specifici problemi di concorrenza, così che la Commissione possa poi avviare le indagini su alcuni casi specifici e lavorare per assicurare la conformità con le norme UE in materia di pratiche commerciali restrittive di abuso di posizione dominante sul mercato.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea