La fine delle quote latte
Dopo numerosi rinvii, termina quindi la validità di questa misura.
In seguito al sistema delle quote latte e alle riforme introdotte grazie alla Politica agricola comune (PAC), sono state gettate le basi per creare un contesto commerciale europeo sempre più unificato e, inoltre, garantire una serie di strumenti più mirati.
In questo modo, si è cercato di contribuire a sostenere i produttori in zone vulnerabili (come, ad esempio, quelle montuose), in cui i costi di produzione sono inevitabilmente più alti.
Il primo termine massimo per l'abolizione dei contingenti è stato fissato per la prima volta nel 2003, così che i produttori dell'Unione europea potessero soddisfare l'aumento della domanda sul mercato mondiale. Questo termine è stato poi riconfermato nel 2008, stavolta però accompagnato da un ventaglio di misure intese a realizzare ciò che può essere definito un "atterraggio morbido".
A questo proposito, il Commissario UE per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan ha dichiarato: "L'abolizione delle quote latte è al tempo stesso una sfida e un’opportunità per l’Unione. La possiamo considerare una sfida, in quanto un’intera generazione di produttori di latte dovrà abituarsi a vivere in un ambiente completamente nuovo, segnato sicuramente da una certa volatilità. Ma al tempo stesso rappresenterà indubbiamente un’opportunità in termini di crescita e di posti di lavoro. Grazie a una maggiore attenzione sia ai prodotti a valore aggiunto sia agli ingredienti per alimenti «funzionali», il settore lattiero-caseario ha tutto il potenziale per diventare un motore economico per l’UE. Le zone più vulnerabili, per le quali l'abolizione delle sistema della quote può essere considerata una minaccia, possono beneficiare della gamma di misure di sviluppo rurale legate al principio di sussidiarietà".
Nonostante il regime europeo delle quote latte, però, negli ultimi cinque anni le esportazioni dei prodotti lattiero caseari sono aumentati del 45% in quantità e del 95% in valore. Le proiezioni di mercato, inoltre, mostrano che le prospettive per una crescita futura sono da considerarsi concrete.Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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