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Concluso a Venezia il progetto “Il ruolo dello sport veneto nel panorama nazionale”

13/04/2015
Concluso a Venezia il progetto “Il ruolo dello sport veneto nel panorama nazionale” L'auditorium Santa Margherita dell'Università Ca' Foscari di Venezia ha ospitato il convegno conclusivo del progetto regionale "Il ruolo dello Sport Veneto nel panorama nazionale" ideato dalla Regione Veneto, dal Comitato C.O.N.I. Veneto con il contributo della Direzione Regionale della Scuola dello Sport del Veneto e la collaborazione di Studio Ghiretti & Associati .

In prima fila il magnifico rettore dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Michele Bugliesi; il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia; il presidente del C.O.N.I. Veneto, Gianfranco Bardelle; l'amministratore delegato di C.O.N.I. Servizi S.p.A., Alberto Miglietta; il presidente dello Studio Ghiretti, Roberto Ghiretti; la direttrice del CISET (Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica), Mara Manente; Federico Schena, presidente Collegio Didattico Facoltà Scienze Motorie Università di Verona; il direttore scientifico della Scuola Regionale dello Sport del Veneto, Dino Ponchio. Ospiti d'onore i campioni veneti, Andrea Lucchetta e Rossano Galtarossa.

È stato presentato il libro, che racconta il progetto sviluppato nel corso dei tre anni di lavori e analisi della situazione dello sport in Veneto.

Michele Bugliesi, magnifico rettore dell’Università Cà Foscari:

"Mi fa molto piacere ospitare questo appuntamento dedicato alle iniziative dello sport veneto, che raccoglie tanti successi ed esprime sempre nuovi talenti. Anche a Ca' Foscari, lo sport costituisce una delle attività di punta, offerte agli studenti grazie alla collaborazione con il C.U.S. Venezia da anni impegnato a promuovere le attività sportive universitarie in città. Nel nostro ateneo, gli studenti anche stranieri partecipano in numero sempre crescente. Ad oggi sono 300 gli studenti impegnati nelle attività sportive su acqua: dragon boat, voga veneta, canotaggio. Nuove sfide ci attendono nei prossimi mesi: gli europei di dragon boat in Francia e poi i mondiali in Canada e, a settembre, la sfida remiera durante la Regata Storica, aperta anche alle università straniere. Lo sport costituisce un elemento importante della vita studentesca e nella formazione, sociale e culturale dei nostri ragazzi: per questo, rappresenta un investimento, su cui continuare a credere ed a puntare."

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto:

"Lo sport scrive ogni giorno pagine importanti, grazie anche alla capacità organizzativa e manageriale di chi opera in questo settore. Ringrazio il C.O.N.I. e tutti gli attori istituzionali, che hanno collaborato a questo progetto, che sono certo sarà un punto di partenza per costruire percorsi sempre più innovativi ed efficaci. I grandi eventi sportivi nella regione sono molto partecipati e questa risposta sociale è davvero di grande soddisfazione. In Veneto ne abbiamo portati molti e vogliamo ancora farlo: un obbiettivo è quello di avere i mondiali di sci. L'industria sportiva in Veneto fattura 17 miliardi di euro, incentivando il flusso turistico sia interno sia internazionale. Un pensiero va alla valorizzazione dei vivai sportivi, che fanno affidamento ai volontari, cui mando un ringraziamento di cuore. Noi saremo sempre al loro fianco."

Gianfranco Bardelle, presidente C.O.N.I. Veneto:

"Chiediamo che questo progetto venga riconosciuto e valorizzato soprattutto nei rapporti con la scuola. Conto molto sul fatto che quello, che portiamo all'attenzione dei presenti sia considerato come punto di partenza di progettualità. Nella nostra regione c'è ancora la volontà di aiutare il mondo dello sport ed i 300.000, che lavorano volontariamente nelle società sportive venete. Abbiamo fatto un libro sugli Eroi del Veneto e ora vogliamo che lo sport entri nella scuola come materia culturale, come tutte le altre, oltre ad essere attività motoria, cominciando dalle primarie fino alle superiori, perché lo sport è un importante aggregatore. Auspichiamo che in quest'ultimo scorcio di legislatura regionale sia possibile arrivar all'approvazione della nuova legge sullo sport, che manca dal 1992, una legge trasversale, cui anche il C.O.N.I. e il mondo sportivo del Veneto hanno contribuito. Lo sport è indispensabile a tutte le età, insegna il valore della relazione e di fare squadra; dobbiamo ridargli giusta dignità."

Alberto Miglietta, amministratore delegato C.O.N.I. Servizi S.P.A.:

"Il C.O.N.I. Veneto ha intrapreso un percorso virtuoso grazie a questa iniziativa capace di esaltare i contenuti della proficua sinergia istituzionale tra tutti i soggetti presenti sul territorio. Si tratta di un segnale importante in considerazione dell'attuale congiuntura economica. C.O.N.I. Servizi è pronta a recitare un ruolo attivo nella valutazione di progetti lungimiranti, dando voce alle istanze regionali. A chi chiede, se valga la pena investire nello sport, il percorso di questo progetto è la risposta chiara, perchè ha attraversato ambiti strategici quali la salute, l'economia, l'impiantistica, il turismo, valorizzandone l'evidente impatto positivo. Lo sport ha un'importante ricaduta sul sistema sanitario nazionale, contribuendo alla prevenzione di molte malattie come il diabete e l'obesità."

Roberto Ghiretti, presidente Studio Ghiretti & Associati:

"Lo sport non è più soltanto una attività motoria e meramente muscolare, ma anche uno dei principali strumenti di realizzazione di politiche sociali e tale visione deve interessare le aziende e la pubblica amministrazione. In un periodo di crisi, le reti sociali si indeboliscono, mentre una rete che ha tenuto è stata proprio quella dello sport; sono emersi valori come "fare rete", "fare squadra", "operare in sinergia", "costruire progettualità condivise": quindi la parola d'ordine è condivisione. Le aziende giocano un ruolo importante, hanno bisogno di trovare un radicamento e di trovare il consenso nel territorio: tutti giocano la stessa partita, anche se con ruoli diversi."

Federico Schena, presidente Collegio Didattico Facoltà Scienze Motorie Università di Verona:

"Educare le persone attraverso lo sport significa aiutarle a diventare migliori, dal punto di vista fisico, cognitivo e relazionale, attivando un processo di autorealizzazione, che deve durare tutta la vita, ad ogni età. Lo sport fornisce un contesto sociale, in cui si fa educazione; l'allenatore gioca un ruolo molto importante; non può esserci soltanto il volontariato, ma servono anche competenze, così come è importante la presenza della famiglia, che influenza il comportamento sportivo del giovane. Bisogna sapere che c'è un abbandono della attività sportiva, tra i 12 e 15 anni, pari al 50% dei praticanti nelle situazioni migliori. Il sistema sportivo si deve interrogare."

Mara Manente, direttore C.I.S.E.T. (Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica):

"Per quanto riguarda il turismo sportivo, uno studio della Comunità Europea dice che, nel 2014, il 12% di coloro, che hanno fatto una vacanza di almeno quattro notti, ossia 500 milioni di europei, è stato motivato dalla volontà di viversi una vacanza sportiva; questo lo hanno dichiarato il 17% dei turisti tedeschi, il 25% di quelli austriaci e il 3% di quelli italiani. La pratica sportiva nel contesto nazionale dà uno spaccato di 27 milioni di italiani, che praticano sport. La Provincia di Treviso, una delle città più sportive del Veneto, fa emergere tre modalità di comportamento differente: il 57% appartiene al modello sportivo turistico attivo; il 32% allo sportivo turistico soft; l’11% allo sportivo turistico non attivo; è a partire da qui che l'offerta del territorio si deve organizzare rispetto alla domanda."

Rossano Galtarossa, campione olimpico di canottaggio e consigliere nazionale F.I.C.:

"Dopo una carriera lunga e aver maturato la passione per lo sport è difficile, quando si chiude, dare un colpo di spugna e quasi automaticamente si cerca di ricollocarsi nel proprio ambiente sportivo. Si tratta di un cambiamento importante, perché si passa da una quotidianità, in cui le emozioni sono forti ad una situazione, in cui le emozioni sono più ponderate. Lo sport insegna ad affrontare le difficoltà in modo diverso, viste come parte di un percorso senza spaventarsi in via preventiva; si costruisce il carattere. Mi sento fiero di aver avuto questa fortuna."

Andrea Lucchetta, ex campione del mondo di pallavolo e commentatore televisivo:

"Ho sempre cercato di veicolare il valore dello sport attraverso l'attività ludica: lo sport insegna una tecnica, ma è necessaria anche la volontà di condividerla per darne un modello positivo. Ho sempre cercato di andare verso il mondo dei bambini e ho sempre puntato alla creatività attraverso lo sport per valorizzare non soltanto la dimensione della competizione, ma anche la voglia di condividere, perché ogni disciplina insegna a costruire un proprio bagaglio personale."

Dino Ponchio, direttore scientifico della Scuola Regionale dello Sport del Veneto:

"I numeri ci dicono che il Veneto è ancora fucina di campioni e leader nella pratica sportiva: 41% i praticanti abituali; 21% i sedentari; 38% i saltuari; il 10% delle medaglie olimpiche sono venete. Fatto cento il budget sport, il 50% è caratterizzato dal mondo del volontariato, che significa fiducia e speranza. Una nota un po' negativa è che, in questi ultimi tre anni, la fotografia dello sport veneto è diventata più opaca e sta soffrendo più di altri della difficile contingenza. Ci sarebbe piaciuto che gli enti pubblici fossero stati in grado di "tenere duro", anche in questo periodo, sulla strada del sostegno allo sport in genere ed a quello di base in particolare. Così non è stato, ma sono sicuro che, grazie alle "formichette" venete, si riuscirà a superare questo periodo ed andare, magari per primi, in controtendenza."

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