Commercio: alimentari in controtendenza (+0,7%)
Ciò emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio al dettaglio a marzo, con una tendenza alle spese utili, che fa aumentare la forbice tra commercio alimentare e quello non alimentare (in calo dello 0,8%).
Dopo l’incremento su base annuale (+0,5% a febbraio e 2,9% a gennaio), il commercio al dettaglio alimentare - sottolinea la Coldiretti - continua a registrare una positiva inversione di tendenza con risultati particolarmente positivi a marzo, grazie soprattutto ai discount alimentari, che aumentano addirittura del 2,5%, e della grande distribuzione alimentare con +1,6%.
L'aumento di spesa alimentare è importante per la ripresa essendo - precisa la Coldiretti - la seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione, ed è destinata ad avere un effetto traino sull’intera economia.
I consumi alimentari - riferisce la Coldiretti - hanno toccato il fondo nel 2014, tornando indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981, sulla base dei consumi finali delle famiglie a valori concatenati dell’Istat.
I risultati del mese di gennaio fanno altresì sperare per una definitiva inversione di tendenza nel corso del2015 che – conclude la Coldiretti - dovrebbe finalmente chiudersi con un risultato positivo sul mercato interno.
CDR