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Better Regulation Agenda: un nuovo modo di fare le leggi

22/05/2015
Better Regulation Agenda: un nuovo modo di fare le leggiLe linee guida del Presidente Juncker, sulla base delle quali il Parlamento ha eletto l’attuale Commissione europea, hanno evidenziato la necessità di una “better regulation” all’interno dell’Unione Europea. Il 19 Maggio 2015 la Commissione ha risposto a questa necessità e ha adottato un nuovo pacchetto di riforme, la Better Regulation Agenda, ossia come "legiferare meglio".

Secondo il Primo Vicepresidente Frans Timmermans "Questa Commissione è decisa nel cambiare sia ciò che fa l'Unione, sia il modo in cui essa svolge le proprie attività. Better Regulation è di conseguenza una delle nostre maggiori priorità. Stiamo ascoltando le preoccupazioni dei cittadini e delle imprese - in particolare delle PMI - che temono che Bruxelles e le sue istituzioni non sempre elaborino regole comprensibili e facilmente applicabili. Vogliamo ristabilire la loro fiducia nella capacità dell'UE di fornire una legislazione di alta qualità. In Better Regulation non si tratta di redigere " più" o " meno" norme o di minare i nostri elevati standard sociali e ambientali, la nostra salute o i nostri diritti fondamentali. Better Regulation fa in modo che vengano raggiunti gli ambiziosi obiettivi politici prefissati nel modo più efficiente possibile."

Better Regulation si presenta come un'agenda inclusiva; riguarda l’intero ciclo di politiche e ha il fine di rendere le policy dell’Unione più efficienti ed efficaci. Ciò viene reso possibile attraverso una maggiore trasparenza dell’iter decisionale, un aumento della qualità delle nuove norme, valutando preventivamente le bozze di leggi ed emendamenti, ed una costante e sostanziosa revisione delle norme Ue esistenti.

Per garantire maggiore trasparenza, la Commissione incoraggerà la partecipazione esterna attraverso un portale web, in cui si potranno monitorare le sue iniziative, e mediante nuove consultazioni pubbliche volte a elaborare proposte e a valutare le politiche esistenti. Inoltre, ogni volta che la Commissione presenterà una nuova proposta, tutti i cittadini e gili stakeholder avranno a disposizione otto settimane per dare suggerimenti, presi in considerazione durante il dibattito legislativo. Un approccio parimenti trasparente verrà applicato anche alla legislazione secondaria.

Il monitoraggio continuo delle norme unionali esistenti, verrà garantito attraverso il sostegno e rafforzamento del Regulatory Fitness and Performance Programme (REFIT), un impegno fondamentale nel programma di lavoro della Commissione, che valuta lo stock di leggi già in vigore e ha l’obiettivo di eliminare le principali inefficienze e gli oneri inutili e di quantificare, come già sta facendo ad esempio nel settore degli appalti pubblici e nella tassazione, i costi e i benefici delle attività e azioni intraprese. Anche qui la priorità è quella di stabilire un confronto diretto con gli stakeholders e gli Stati membri, raccogliendo i loro suggerimenti tramite la piattaforma online "Lighten the Load – Have Your Say".

A garantire un costante controllo della qualità e una corretta valutazione dell’impatto delle norme lungo tutto l’iter legislativo, il precedente Impact Assessment Board della Commissione è stato sostituito da un Board indipendente, lo Regulatory Scrutiny Board, in cui solo la metà dei membri sarà selezionato tra quelli della Commissione europea.

Sarà la Commissione ad implementare il pacchetto di riforme, ma collaborerà anche con il Parlamento europeo e con il Consiglio, con cui negozierà un nuovo Accordo Interistituzionale (AII). Il nuovo AII è stato proposto dalla Commissione Europea il 19 Maggio 2014, verrà concretizzato entro la fine del 2015 e si pone l’obiettivo di definire un migliore modo per “fare le leggi”.

La corretta implementazione dell’Agenda non può scindere infatti da un impegno condiviso di tutti e tre gli organi. Secondo la Commissione, questo si concretizza attraverso la definizione di un accordo, che include tutti i punti su cui si fonda la Better Regulation Agenda.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

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