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Le raccomandazioni della Commissione europea per la ripresa economica

22/05/2015
Le raccomandazioni della Commissione europea per la ripresa economicaLa Commissione europea ha chiesto l'adozione di misure nazionali con lo scopo di creare occupazione e stimolare la crescita. È successo lo scorso 13 maggio, data in cui lo stesso organo unionale ha adottato le raccomandazioni di politica economica specifiche per ciascun paese valide sia per il 2015 che per il 2016.

Si tratta di raccomandazioni che rispecchiano l'agenda economica e sociale della Commissione che – fin dall'inizio del mandato dell'attuale Presidente Juncker - è incentrata su tra solidi pilastri: il rilancio degli investimenti, la realizzazione di riforme strutturali e il perseguimento della responsabilità di bilancio.

Il Vicepresidente responsabile per l'euro e il dialogo sociale ha dichiarato: "Per consolidare la ripresa economica europea occorre un ulteriore e deciso impegno a livello politico. Molti Stati membri devono affrontare sfide quali l'elevato debito pubblico e privato, la bassa produttività e la mancanza di investimenti, che determinano una forte disoccupazione e un deterioramento delle condizioni sociali. Su questo vertono le raccomandazioni specifiche per paese presentate oggi. Per rafforzare il coinvolgimento e l'attuazione a livello nazionale, abbiamo intensificato i contatti con i governi, i parlamenti e le parti sociali, abbiamo notevolmente razionalizzato le nostre raccomandazioni e le abbiamo rese più mirate".

Per quanto riguarda l'Italia, la Commissione raccomanda l'adozione di provvedimenti al fine di conseguire un aggiustamento di bilancio e raggiungere almeno lo 0,25% del PIL nel 2015. Ma non solo: l'organo dell'Unione europea esorta il nostro paese ad adottare un piano strategico della portualità e della logistica, così da assicurare la piena operatività dell'Agenzia per la coesione territoriale e determinare un miglioramento della gestione dei fondi dell'Ue. Tra le altre raccomandazioni, inoltre, la Commissione europea invita l'Italia a migliorare il quadro istituzionale e a modernizzare la pubblica amministrazione, riformare l'istituto della prescrizione entro la metà del 2015 e fare in modo che le riforme adottate per migliorare l'efficienza della giustizia civile contribuiscano a ridurre la durata dei procedimenti.

Tra le altre osservazioni, la Commissione europea dedica particolare importanza anche all'equilibrio tra attività professionale e vita privata e alla necessità di ovviare alla disoccupazione giovanile.

Grazie a queste raccomandazioni, la Commissione spera di dare il via a una crescita che sia in grado di autosostenersi.


È proprio a questo proposito che Marianne Thyssen, Commissaria per l'occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori ha dichiarato: "Dobbiamo sfruttare appieno le opportunità offerte dalla nascente ripresa economica e riportare gli europei nel mondo del lavoro. Su questo slancio, gli Stati membri devono adoperarsi per realizzare le riforme strutturali. Va prestata particolare attenzione alle persone più colpite dalla crisi, in particolare i giovani e i disoccupati di lunga durata".

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

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