In arrivo il vino novello-un ottimo test per l’annata 2006
L’attesa quest’anno è ancor più interessante – dichiara la Confederazione – date le elevate aspettative per questa vendemmia, giudicata come fra le migliori degli ultimi cinque anni. Ed il vino novello può essere un buon test nella prospettiva di assaggiare l’elevata qualità sensoriale dell’annata 2006.
Anche perchè – aggiunge Confagricoltura - le Regioni maggiormente interessate alla produzione di novello, Veneto, Toscana e Trentino, che da sole detengono più del 50 % della produzione, sono quelle dove la qualità prevista per la campagna attuale è ottima.
I novelli costituiscono ancora una parte poco rilevante ma costante della produzione italiana. Il volume, infatti, interessa appena lo 0,5% circa di quello complessivo nazionale ma il fatturato collegato è molto interessante.
Questo vino, che si produce anche se con incidenza minore in quasi tutte le regioni italiane dall’Alto Adige alla Sicilia, deve la sua piacevolezza al gusto che deriva dalla particolare tecnica di produzione che - ricorda Confagricoltura - prevede la macerazione carbonica che consiste nel tenere per alcuni giorni i grappoli interi in una vasca chiusa satura di anidride carbonica.
La maggioranza dei produttori preferisce offrire al consumatore novelli a base mono-varietale, utilizzando uve provenienti dai più svariati vitigni, per lo più affidandosi a vitigni autoctoni anche se i vitigni internazionali sono molto rilevanti in volume.