Summit G7 in Germania: il ruolo dell'Unione europea
Fra gli argomenti discussi possiamo menzionare l'economia globale e il commercio, gli affari esteri e la sicurezza, la salute e anche la gestione dei cambiamenti climatici.
Prioritarie per l'Unione sono l'economia globale e il commercio. Con i suoi programmi, come il piano per gli investimenti strategici, presentato da Juncker, che prevede una mobilitazione intelligente dei fondi pubblici e privati di finanziamento, e tramite il coordinamento delle politiche fiscali ed economiche nazionali, l'Unione cerca di stimolare la crescita economica degli Stati membri nel loro insieme.
I paesi del G7 hanno evidenziato i grandi progressi in questo settore e però nei prossimi anni suggeriscono di concentrare i propri sforzi sulla disoccupazione ancora a livelli allarmanti.
La crescita economica globale, riducendo le barriere al commercio, rimane fondamentale. Inoltre, i paesi si auspicano avanzamenti degli accordi sul Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) e sull'EU-Japan FTA/Economic Partnership Agreement (EPA).
L'Ue si presenta come attore chiave nella risoluzione della crisi in Ucraina. In aggiunta agli 11 miliardi di euro promessi per finanziare le riforme politiche ed economiche, l' Unione si impegna anche a offrire sostegno umanitario e allo sviluppo. L'attuazione dell'accordo di associazione fra le due spingerà a una mutua crescita economica e commerciale.
L'unione è d'accordo con la decisione del G7 di portare avanti le sanzioni contro la Federazione Russa sino a quando gli Accordi di Minsk non saranno rispettati. L'Agenda europea sulla Sicurezza persegue gli obiettivi comuni contro il terrorismo, la criminalità organizzata e cyber crime. Il G7 sottolinea la necessità di agire insieme contro la minaccia dell'Isis, senza però trascurare il terrorismo finanziario.
L'Unione europea ha gli impegni più ambiziosi sui cambiamenti climatici tra i membri del G7. Dal 1990 al 2003 è riuscita a far scendere del 19% i livelli delle emissioni.
Inoltre, l'Eurostat prevede la crescita dell'occupazione grazie alle industrie green. Il settore, a oggi, ha già portato 4,3 milioni di posti di lavoro nell'Unione. I leader del G7 hanno raggiunto un accordo sugli sforzi comuni per arrivare a una riduzione del 40 - 70% delle emissioni di gas serra entro il 2050.
Il vertice G7 ha poi dichiarato il suo impegno a ridurre i casi di Ebola a zero, così come a promuovere l'imprenditorialità femminile.
Come ogni anno i capi dei paesi in via di sviluppo, nonché i presidenti degli organizzazioni internazionali, sono stati invitati a partecipare alle discussioni. Tra i partecipanti c'erano anche Dlamini Zuma, la presidente della Commissione dell'Unione africana, il segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon, il direttore generale del FMI Christine Lagarde, il segretario generale dell'OCSE José Ángel Gurría, il direttore generale dell'OMC Roberto Azevedo e il presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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