Ue, lotta alla frode: recuperati 900 milioni di euro nel 2014
L'Ufficio europeo per la lotta antifrode, nella sua funzione d'indagine indipendente, investiga su questioni relative a frodi inerenti i Fondi strutturali, la politica agricola comune e il Fondo di sviluppo rurale, ovvero tutte le altre spese dell'Unione europea.
Sotto la severa lente dell'OLAF passano, inoltre, alcuni settori delle entrate dell'Ue, come i dazi doganali, senza tralasciare eventuali comportamenti sospetti del personale dell'Ue e dei membri delle istituzioni europee.
I risultati del 2014 confermano che negli ultimi anni l'OLAF è diventato sempre più efficiente, con risultati tangibili per i contribuenti dell'UE. Nell'anno passato ha ricevuto 1417 segnalazioni di possibili frodi, il numero più elevato dalla sua creazione.
Questo dato segnala come sia aumentata la fiducia riposta da cittadini, istituzioni e altri partner nella capacità d'indagine dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode, diretto dall'italiano Giovanni Kessler. "L'OLAF ha il compito di individuare, esaminare e bloccare le frodi a danno dei fondi dell'Unione europea. Il nostro lavoro produce risultati concreti e garantisce che il denaro dei contribuenti sia utilizzato per i fini previsti, creando posti di lavoro e crescita in Europa", ha dichiarato nel corso della conferenza stampa del 4 giugno passato il direttore generale dell'OLAF.
Nonostante la mole crescente di segnalazioni, l'Ufficio antifrode ha continuato a valutare le denunce in tempi brevi – in media due mesi – per decidere se istruire o meno un fascicolo, ottenendo così una riduzione del 70% in tre anni della durata della fase di selezione.
L'ufficio diretto da Kessler ha avviato 234 indagini in settori quali i fondi strutturali, le dogane, il contrabbando, gli scambi commerciali e gli aiuti esterni, ne ha concluse 250, e ha formulato 397 raccomandazioni relative ad azioni finanziarie, giudiziarie, amministrative o disciplinari da parte delle autorità competenti, un numero record in cinque anni.
Questo grazie anche all'entrata in vigore del nuovo regolamento sull'OLAF e l'adozione dei nuovi orientamenti sulle procedure di indagine a uso del personale.
Durante tutto il 2014 l'OLAF ha continuato a contribuire, poi, alle iniziative legislative della Commissione europea per quanto riguarda la tutela degli interessi finanziari dell'Ue da frodi e corruzione: dall'istituzione di una Procura europea alla direttiva riguardante la tutela degli interessi finanziari dell'Unione, alla legislazione intesa a migliorare l'efficacia della cooperazione doganale.
L'ufficio antifrode collabora attivamente con il Servizio europeo per l'azione esterna, la Banca mondiale e con il programma dell'ONU per lo sviluppo, tra gli altri.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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