Nuove norme sulla protezione dei dati per il mercato unico digitale della Ue
I negoziati trilaterali tra Parlamento europeo, Commissione europea e Consiglio cominceranno questo mese con l'obiettivo di arrivare alle conclusioni finali entro la fine del 2015.
Il vicepresidente della Commissione europea, responsabile del mercato unico digitale, Andrus Ansip, insieme alla commissaria responsabile della giustizia, dei consumatori e della parità di genere, Vĕra Jourová, sono determinati a portare avanti e migliorare la situazione attuale della problematica. "Il livello elevato degli standard di protezione rafforzerà la fiducia dei consumatori nei servizi digitali, mentre le imprese trarranno beneficio da un corpus unico di norme valido in 28 Paesi. Sono convinta che riusciremo a raggiungere entro l'anno un accordo definitivo con il Parlamento europeo e Consiglio" dichiara la Commissaria Jourová.
Di regole più rigide approfitteranno sia i cittadini, le imprese sia le pubbliche amministrazioni. Tra le principali modifiche:
• Una base unica di norme sulla protezione dei dati in tutti 28 Paesi che permetterà di risparmiare 2,3 miliardi di euro all' anno. Questo rappresenta un grande vantaggio per le piccole e medie imprese riducendo la burocrazia al minimo.
• I cittadini otterranno il diritto all'oblio dei loro dati in possesso delle aziende quando questi non sono più utili e necessari.
• Le aziende con la sede fuori dall'Unione europea dovranno rispettare le regole dell'Unione nelle relazioni commerciali digitali con uno degli Stati membri.
• Le autorità nazionali indipendenti di protezione dei dati assumeranno più potere per quanto riguarda le sanzioni verso le aziende che violano le sopramenzionate regole.
• Le aziende e i cittadini si rivolgeranno ad una sola autorità di vigilanza al posto di 28 rendendo più semplice e meno costoso per le aziende fare affari in tutta l'UE.
Oggigiorno, le barriere esistenti fanno perdere occasioni sia ai cittadini che alle aziende: solo il 15% dei cittadini comprano online da un altro paese dell'UE. Le società e start-up che funzionano online hanno delle possibilità limitate per sfruttare appieno le opportunità di crescita: solo il 7% delle PMI vendono oltre i confini nazionali.
Un mercato unico digitale pienamente funzionante potrebbe far confluire 415 miliardi di euro all'anno nella nostra economia e creare migliaia di nuovi posti di lavoro.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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