La Commissione europea pubblica l'ultimo pacchetto di misure proposte alla Grecia
Le discussioni su questo particolare testo sono andate avanti nell'Eurogruppo, nella notte di Venerdì 27 Giugno. L'intento di tutti era quello di trovare un accordo ragionevole sul pacchetto di aiuti alla Grecia, ha spiegato Juncker, un accordo non solo per il presente, ma anche per il futuro, assicurandone anche la sostenibilità del debito.
Ma non finisce qui, il pacchetto infatti prevedeva anche lo slancio verso crescita e occupazione, con investimenti che avrebbero risanato l'economia reale. Come però si è appreso dagli ultimi recenti sviluppi, tutto questo non è stato possibile, perché il governo greco ha deciso unilateralmente di abbandonare il tavolo delle trattative, nella sera del 26 Giugno, avviando un referendum (autorizzato poi dal parlamento greco il 27 Giugno, con i voti di Alba Dorata, partito non facente parte del governo) sulla proposta delle tre istituzioni.
Juncker, come affermato nella conferenza stampa, ha dichiarato come la sua idea di Europa consiste in una comprensione reciproca tra gli Stati membri, rifiutando un'unione dove ogni Stato è contro l'altro, con egoismi di ogni genere.
Proprio per questo motivo i cittadini della Grecia, la patria della democrazia, hanno il diritto di conoscere la verità.
Le proposte fatte sono impegnative ma giuste, con 12 miliardi di euro in meno di tassazione richiesta dai creditori, senza tagli ai salari e alle pensioni, oltre all'offerta di un aiuto di 35 miliardi da parte della Commissione, per aiutare la Grecia a rimettersi in carreggiata. Le differenze tra le due parti si limitavano dunque a piccoli particolari su debito, pensioni, e IVA sulle isole greche.
Il Presidente ha quindi invitato il governo greco ad assumersi le proprie responsabilità, e incoraggiato il popolo greco a parlare e a dare forma al proprio destino, per questa generazione e per le generazioni a venire, votando un deciso "sì" al referendum, che altro non è che un "sì" all'Europa.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea