Servizi audiovisivi, Commissione europea chiede ai cittadini come migliorare regole esistenti
Di conseguenza le questioni sulla regolamentazione di broadcast, servizi dei media audiovisivi on demand, protezione dei minori ed altri spettatori, miglioramento dell' accesso alle informazioni online, regolamenti sulle pubblicità nel mondo audiovisivo e tante altre tematiche dell'agenda digitale sono indirizzate in questi giorni alla Commissione Europea.
La Commissione ha aperto il 6 luglio le discussioni pubbliche in materia mirate anche agli operatori commerciali, organizzazioni pubbliche o organizzazioni dei consumatori con l'obiettivo di arrivare ad una nuova direttiva sui servizi dei media audiovisivi, Audiovisual Media Services Directive (AVMSD), entro il 2016. Le discussioni finiranno il 30 settembre di quest'anno.
I partecipanti sono tenuti a indicare se rispondono a titolo personale o se rappresentano le opinioni di un'organizzazione. In seguito hanno la possibilità di mandare via e-mail alla Commissione europea un documento con le risposte in formato Word, PDF o ODF.
La direttiva sui servizi dei media audiovisivi (AVMSD) è entrata in vigore nel 2010 introducendo normative sui ruoli e le responsabilità degli operatori commerciali, pubblicità online o la sicurezza dei minori. Le discussioni apporteranno modifiche alla direttiva in modo tale da adeguarla ai cambiamenti dello spazio digitale.
La revisione della direttiva coinvolgerà anche gli attori e i servizi indirettamente collegati ai servizi dei media audiovisivi visto il forte impatto del settore sulle imprese e gli individui.
Queste sono le iniziative previste dalla strategia per il mercato unico digitale della Commissione (Digital Single Market Strategy) e anche dal programma Regulatory Fitness and Performance Programme (REFIT) dedicato al miglioramento delle norme e al loro aggiornamento ai cambiamenti odierni.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea