Al via il 14 settembre il “Festival Triveneto del Baccalà – Trofeo Tagliapietra” giunto già alla sua sesta edizione. Una gara culinaria alla quale partecipano alcuni tra i più importanti ristoranti di Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige, sfidandosi nella realizzazione di ricette innovative a base di merluzzo salato o essiccato, quest’ultimo più noto come stoccafisso. La manifestazione, ormai consolidata e conosciuta nel corso degli anni, ha contribuito alla valorizzazione e alla diffusione del merluzzo, alimento completo dal punto di vista nutrizionale, ricco di tradizione e di storia, ma erroneamente considerato ancora da molte persone cibo per poveri.

Alle quattro più importanti confraternite venete (Dogale Confraternita del Baccalà Mantecato, Venerabile Confraternita del Baccalà alla Vicentina, Patavina Confraternita del Baccalà e Vulnerabile Confraternita dello Stofiss dei Frati), che si occupano di promuovere e valorizzare il baccalà in ogni sua forma, il compito di organizzare l’intera manifestazione, in collaborazione con la Tagliapietra e Figli Srl, azienda mestrina leader nel trattamento e nella vendita del merluzzo.

Gli chef dei trentuno ristoranti che partecipano alla gara, attraverso due livelli di selezione, provinciale prima e regionale in un secondo tempo, cercheranno di portare il proprio piatto alla serata finale del Festival, prevista per il 2 dicembre alla Tenuta Polvaro di Annone Veneto, in provincia di Venezia. Nell’occasione una giuria di esperti presieduta dallo chef Franco Favaretto, del ristorante “Baccalà Divino” di Mestre, dovrà premiare la ricetta giudicata migliore. Al Ristorante vincitore l’onore di ricevere il “Trofeo Tagliapietra” per esporlo e custodirlo fino alla prossima edizione, durante la quale verrà rimesso in palio; allo chef invece un viaggio per due persone alle Isole Lofoten, in Norvegia, patria riconosciuta dello stoccafisso.
Una novità caratterizza l’edizione che inizierà a metà settembre, quest’anno infatti il Comitato Organizzatore del Festival ha deciso di ampliare l’offerta, affiancando, alla gara vera e propria, un evento enogastronomico, pensato con il principale obiettivo di coinvolgere maggiormente i giovani, facendo loro scoprire tutte le virtù del baccalà. Sette locali del Veneto, uno per provincia, selezionati tra quelli considerati più di tendenza, parteciperanno ad una competizione collaterale, ospitando i cosiddetti aperitivi del Festival del Baccalà Triveneto: sette serate nelle quali verranno serviti esclusivamente cicchetti e stuzzichini a base di baccalà, accompagnati da cocktail pensati apposta per l’evento. Il connubio tra cibo e bevanda, che alla fine risulterà essere il più votato dai giovani, sarà presentato e servito durante la serata Finale del Festival.

Una manifestazione dunque che, come sostiene anche Luca Padovani, presidente del Comitato Organizzatore, nel diffondere la cultura del baccalà, struttura e propone un progetto culturale importante, legato alla valorizzazione della tradizione e alla riscoperta della storia e del territorio del triveneto. Un forte legame con il passato, senza però rinunciare alle potenzialità date dall’innovazione e dalle nuove generazioni che scoprono solo adesso i pregi del merluzzo, in qualunque modo venga trattato e cucinato.

Igor Stoppa