Le scelte di Bertrand a #Venezia72
Tra questi , due films dimenticati e rarissimi 'Pattes Blanches ' di Jean Grèmillon del 1949 e ' A Matter of Life and Dead 'di Michael Powell ed Emeric Pressburger del 1946 (Che il regista aveva riscoperto a suo tempo insieme a Martin Scorsese ). 'Pattes Blanches' , scritto da Jean Anouihl , che doveva pure esserne il regista , ispira la fantasia di Grèmillon che ne prende la regia spostando l'ambientazione dal diciannovesimo secolo al presente in Bretagna. Questo melò noir , pervaso da una forte sensualità e da una morbosità disperata , straordinariamente approfondisce il tema della degradazione provocata dalla passione amorosa che travolge il solitario protagonista , tanto da indurlo a strangolare la 'femme fatale' di cui è innamorato non corrisposto . Gremillon è tuttora un autore sottovalutato e dimenticato nonostante vada considerato come uno dei piu' grandi precursori della Nouvelle Vague francese.
Una costante sobrietà stempera la sua inclinazione al melodramma . Il suo cinema si occupa spesso di personaggi umili e semplici che conducono una vita reale , seppur inframmezzata da fiammeggianti momenti visionari . Vedere il suo film restaurato potrà spiegarci la sua frase sul cinema ' Chi potrebbe non riuscire a percepire la grandezza di quest'arte , in cui il visibile è il segno dell'invisibile ?' I minuti particolari quotidiani , uniti ad incantesimi e fascinazioni che sconfinano nel surreale , costituiscono un filo rosso tra ' Pattes Blanches' e ' A Matter of Life and Dead ' della mitica coppia Powell e Pressburger che in realtà era il film preferito di Powell . La combinazione tra i vari elementi è esemplare : la storia giostra con eleganza ambigua tra la credibilità scientifica e la piu' pura fantasia . Il film parte da una tipologia clinica realistica (l'ematoma causato da un trauma cranico puo' portare ad una pressione al cervello che genera 'allucinazioni perfettamente organizzate' ) ed appoggia l'esigenza di allora di migliorare le relazioni anglo-americane . Niente di meglio di una storia d'amore tra un pilota inglese ed un' ausiliaria americana . Il dibattito sulle caratteristiche dei due popoli sui luoghi comuni culturali si svolge genialmente nell'aldilà , luogo dove il pilota , precipitato con l'aereo , dovrebbe essere ma non è . Peter infatti si sveglia illeso su di una spiaggia dove incontra proprio l'ausiliaria di cui s'innamora ricambiato , e pure l'inviato dell'aldilà che lo ha perduto e vorrebbe portarlo con sè . Ma ci sembra inutile raccontare nei dettagli una trama che è un magnifico scherzo della parola e dello sguardo . E' quindi irrinunciabile infilarsi nello humour delle battute , perdersi in una dimensione di cinema puro nella quale non esistono piu' distinzioni tra credibilità e sogni . Anche noi spettatori abbiamo diritto , dando ossigeno ai nostri occhi e mente , alla nostra possibilità visionaria .
Mariateresa Crisigiovanni