Tutela della qualità: problema per tutto il vino di successo
“Sul vino italiano non c’è un problema di salubrità del prodotto, ma di tutela della qualità e del metodo produttivo.”
E’ questo il pensiero di Marilisa Allegrini, Presidente delle 12 “Famiglie dell’Amarone d’Arte”, oggi a Venezia per l’evento “ Amaron’E’ ”, organizzato all’hotel Danieli dalla Fondazione Italiana Sommelier.
“All’inizio degli anni ‘70 – prosegue Allegrini – la produzione di amarone era pari ad un milione di bottiglie; vent’anni dopo, negli anni ’90, era raddoppiata; oggi sfiora i 17 milioni di bottiglie. Produrre un vino è prioritariamente un fatto culturale e di tradizione; rincorrere logiche mercantilistiche, sollecitate dal boom di vendite, comporta il rischio della perdita d’identità, che si riflette inevitabilmente sulla qualità del prodotto. Per questo, siamo contrari alla possibilità di produrre amarone anche nei terreni di pianura così come riteniamo controproducente trovare, sugli scaffali di vendita, bottiglie di amarone a 10 euro quando, costi alla mano, dovrebbe costare almeno il doppio. Non c’è alcun problema di salute pubblica, ma di disorientamento creato al mercato con il pericolo di dequalificazione del prodotto.”