Unione dei mercati dei capitali
La Commissione europea presenta oggi [30 settembre] il piano d’azione per l’Unione dei mercati dei capitali, con l’obiettivo di contribuire a creare un vero mercato unico dei capitali in tutti i 28 Stati membri dell’UE, e pubblica anche le prime più urgenti misure previste dal piano, quali quelle miranti a rilanciare mercati delle cartolarizzazioni solidi.
Nel quadro della priorità della Commissione Juncker per incentivare l’occupazione, la crescita e gli investimenti nell’UE, l’Unione dei mercati dei capitali, uno dei pilastri del piano di investimenti, mira ad affrontare con determinazione la carenza di investimenti, ampliando e diversificando le fonti di finanziamento per imprese e progetti a lungo termine in Europa.
Le fonti alternative di finanziamento, complementari ai finanziamenti bancari, quali i mercati dei capitali, il venture capital, il crowdfunding e la gestione patrimoniale, più ampiamente utilizzati in altre parti del mondo, dovrebbero avere un ruolo di maggiore rilievo nel finanziamento delle imprese che hanno difficoltà a raccogliere fondi, in particolare le PMI e le start-up. La diversità delle fonti di finanziamento non solo favorisce gli investimenti e l’attività economica, ma è anche essenziale per la stabilità finanziaria, poiché attenua l’impatto di potenziali problemi del settore bancario sulle imprese e sul loro accesso ai finanziamenti. Per questo motivo, l’Unione dei mercati dei capitali costituisce anche un elemento importante dei lavori per il completamento dell’Unione economica e monetaria europea.
La Commissione intende inoltre rimuovere gli ostacoli agli investimenti transfrontalieri nell’UE per semplificare l’accesso ai necessari finanziamenti per imprese e progetti infrastrutturali, indipendentemente dal luogo in cui sono situati.
L’Unione dei mercati dei capitali è un progetto a medio termine, che prevede anche importanti interventi da realizzare subito. Oggi la Commissione presenta una prima serie di misure per rilanciare la cartolarizzazione di alta qualità e per promuovere gli investimenti a lungo termine in infrastrutture. Inoltre, entro la fine dell’anno la Commissione annuncerà le sue proposte di modifica della direttiva relativa al prospetto, intese a semplificare e rendere meno onerosa la raccolta di capitali per le piccole e medie imprese.
La Commissione ha avviato anche due consultazioni sui fondi per il venture capital e sulle obbligazioni garantite.
In linea con i principi di una migliore regolamentazione, la Commissione pubblica anche un invito a presentare contributi sull’impatto cumulativo della normativa finanziaria, con l’obiettivo di assicurarne il corretto funzionamento, senza sovrapposizione di obblighi di informativa o incoerenze tra atti normativi.
Con l’Unione dei mercati dei capitali la Commissione mira a creare opportunità per gli investitori, a collegare i finanziamenti all’economia nel suo complesso e a promuovere una maggiore resilienza del sistema finanziario, con una più profonda integrazione e una maggiore concorrenza. L’approccio adottato sarà pragmatico, graduale, basato su una rigorosa analisi economica e consapevole dei rischi per la stabilità finanziaria.
Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha affermato: “L’aspetto più importate del piano di investimenti per l’Europa è la rimozione degli ostacoli agli investimenti grazie all’approfondimento del mercato unico. Nel corso delle mie campagne di informazione itineranti ho sentito in più occasioni delle difficoltà delle imprese di assicurazione a investire in progetti infrastrutturali; per questo mi auguro che la modifica del regolamento delegato solvibilità II possa dare loro i giusti incentivi per realizzare investimenti solidi”.
Jonathan Hill, Commissario responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Voglio che l’Unione dei mercati dei capitali offra alle imprese europee, in particolare alle nostre PMI, una gamma più ampia di fonti di finanziamento. Voglio che dia alle PMI maggiori possibilità di investimento. E voglio rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei capitali in tutti i 28 Stati membri”.
Fonte: Francesco Laera