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Eurozona, la CE attua misure concrete per rafforzare l'UEM

29/10/2015
Eurozona, la CE attua misure concrete per rafforzare l'UEMPer cercare di compensare le notevoli divergenze tra Stati in termini di performance economiche, la Commissione ha deciso di proporre una serie di misure concrete destinate al completamento e all'approfondimento dell'Unione economica e monetaria.
In particolare tali disposizioni rientrano nel progetto di attuazione della Fase 1, intitolata "Approfondire facendo", della "Relazione dei cinque Presidenti", un documento elaborato dai presidenti della Commissione, del Vertice euro, dell'Eurogruppo, della Banca Centrale europea e del Parlamento europeo che mira al rafforzamento dell'UEM (Unione Economica e Monetaria) entro i prossimi 10 anni attraverso progressi in materia di Unione economica, finanziaria, politica e di bilancio.
Questa prima fase intende utilizzare gli strumenti già esistenti e i vigenti trattati per rilanciare la competitività e la convergenza strutturale, completare l'Unione finanziaria e rafforzare il controllo democratico. Seguiranno una Fase 2 ("Completare l'UEM") e una Fase finale che renderanno il processo di convergenza più vincolante a livello europeo e porteranno ad un'Unione economica e monetaria autentica ed approfondita che assicuri stabilità e prosperità.
Il vicepresidente responsabile per l'euro e il dialogo sociale, Valdis Dombrovskis, ha affermato in merito: "L'Unione economica e monetaria dell'Europa deve poggiare su solide basi, soprattutto per diventare più resiliente ai futuri shock e per far fronte alle sfide mondiali che ci aspettano. Oggi proponiamo misure concrete per migliorare le norme UE in materia di governance economica, rafforzate per l'ultima volta all'indomani della crisi.".

In particolare il pacchetto di attuazione della Fase 1 stabilito dal collegio dei Commissari comprende i seguenti aspetti specifici:
1. La rappresentanza esterna della zona euro
La Commissione europea ha definito una tabella di marcia per consentire agli Stati membri della zona euro di parlare con una sola voce nel loro comune interesse. In particolare sarà garantita una posizione unificata per la zona euro nel Fondo monetario internazionale, con il presidente dell'Eurogruppo in veste di rappresentante.
2. Passi verso un'Unione finanziaria
Il completamento dell'Unione bancaria è condizione necessaria alla realizzazione di un'UEM più piena e profonda. Nel dettaglio, è necessario garantire un sistema comune di garanzia di depositi con l'obiettivo di creare un sistema più europeo, scollegato dalle risorse finanziarie dei singoli Paesi. A tal proposito la Commissione presenterà una proposta legislativa, adoperandosi altresì nella riduzione dei rischi e nel limitare il circolo vizioso tra banche e debito sovrano.
3. Un semestre europeo rinnovato
Nel futuro le discussioni e le raccomandazioni sulla zona euro considerata nel suo complesso precederanno i dibattiti sui singoli Paesi, in modo da garantire una linea coerente nell'affrontare le sfide comuni. La Commissione inoltre favorirà nuovi programmi di aggiustamento macroeconomico che rivolgano maggiore attenzione all'equità sociale.
4. Migliorare gli strumenti della governance economica
Per completare e potenziare gli strumenti economici, la Commissione propone, in linea con la "Relazione dei cinque Presidenti", l'istituzione di comitati nazionali per la competitività e un Comitato consultivo per le finanze pubbliche. I primi saranno incaricati di analizzare performance e politiche nazionali nel settore, mentre il secondo tra le altre funzioni che lo riguardano, si impegnerà nella valutazione dell'attuazione del quadro di bilancio dell'UE, nella collaborazione con i consigli nazionali per le finanze pubbliche degli Stati membri e nel fornire consulenze ah hoc su richiesta del presidente.

La realizzazione della Fase 1 della Relazione sarà seguita dalla stesura di un Libro bianco da parte della Commissione, che delineerà i passi successivi necessari alla Fase 2, incluse le eventuali misure giuridiche per il completamento dell'UEM. Tale documento sarà realizzato in consultazione con i presidenti delle altre istituzioni dell'Unione e in conformità all'analisi attenta di esperti incaricati dalla Commissione stessa.

Fonte: Francesco Laera e Federica Bonanno

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