"Un consumatore su quattro acquista “falsi” per risparmiare"
Per oltre il 70% dei consumatori l’acquisto di prodotti o servizi illegali è sostanzialmente legato a motivi di natura economica ed è piuttosto normale; cresce la consapevolezza sui rischi per la salute (80% contro il 71% del 2014, con un aumento del 9%); il 62,1% delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti si ritiene danneggiato dall’azione dell’illegalità (+1% rispetto al 2014); in aumento la concorrenza sleale (62,5%, +1,7% in confronto al 2014) che è l’effetto
illegale ritenuto più dannoso dalle imprese; per oltre l’80% delle imprese del terziario il mercato dei prodotti illegali e dell’esercizio abusivo delle professioni è in continua crescita.
Quanto ai tratti del consumatore di prodotti e servizi illegali, si tratta in prevalenza di una donna (nel 59,5% dei casi), dai 35 anni in su (per il 79,2%), appartenente ad un nucleo familiare di almeno due persone. Risiede principalmente al Sud (per il 43,5%), ha un livello d’istruzione medio-basso (per il 72,9%), è casalinga, pensionato, impiegato o operaio (per l’86,1%).
Fonte: Associazione difesa consumatori