Infortuni lavoro: - 60,5% in 15 anni
E’ questo il traguardo straordinario raggiunto dalle imprese artigiane venete in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro. E gran parte del merito va anche alle azioni di formazione/informazione e tutela garantite in questi anni dagli enti bilaterali che in materia di sicurezza e prevenzione hanno investito milioni di euro.
Ed ora le Associazioni dei datori di lavoro (Confartigianato, Cna e Casartigiani), le Organizzazioni sindacali dei lavoratori (CGIL, CISL e UIL), della Provincia di Venezia, assieme al COBIS ed allo Spisal dell’ULSS12, grazie anche alla collaborazione con il Master in “Scienza e Tecniche della Prevenzione e della Sicurezza” dell’Università Ca Foscari Venezia, rilanciano la loro azione con un innovativo progetto formativo dal titolo “Sicurezza è …PARTECIPAZIONE”.
Il progetto è dedicato agli oltre 4mila e ottocento imprenditori artigiani a capo di imprese con dipendenti (quasi 20mila) della provincia di Venezia, edilizia esclusa.
L’iniziativa è stata illustrata stamani presso la sede dello SPISAL dell’ULSS 12 Veneziana a Mestre, alla presenza di Giovanni Finotto, coordinatore operativo del Master STePS e curatore del progetto, Teresio Marchì, Direttore SPISAL ULSS 12 Veneziana, Giorgio Chinellato e Severino Ros, Coordinatori della Commissione COBIS di Venezia.
“L’obiettivo ambizioso che ci poniamo –spiegano gli ideatori del progetto-, è quello di sensibilizzare i datori di lavoro delle imprese artigiane della provincia di Venezia, nell’adottare, all’interno delle loro aziende, tutti quegli elementi fondamentali che caratterizzano, sostengono e giustificano una efficace pianificazione gestionale e strategica della sicurezza sul lavoro, in modo da indirizzare anche le piccole aziende verso l’adozione del MOG (Modello Operativo Gestionale). Dal febbraio 2014 infatti, è operativo il Decreto Ministeriale che ha stabilito delle procedure semplificate per l’adozione, anche nelle PMI, del MOG; adozione che porta diversi vantaggi sia per l’impresa che per i suoi dipendenti, oltre che per la sicurezza dell’ambiente di lavoro in generale. Con l’adozione del MOG l’azienda evita di incorrere, ad esempio, in pesanti sanzioni pecuniarie e di interdizione in caso di infortuni, ed inoltre ha la possibilità di usufruire di una consistente riduzione della tariffa INAIL, che può arrivare al 28%. I lavoratori invece possono godere, oltre che di un luogo di lavoro più sicuro, di una diminuzione degli infortuni e delle malattie professionali e del coinvolgimento attivo nel processo di sicurezza aziendale”.
Ma come avvicinare i titolari di impresa –che nella maggior parte dei casi svolgono direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione (RPSS)- a questo modello? Lo spiegano nel dettaglio Giovanni Finotto e Teresio Marchì. “Abbiamo pensato ad un sistema premiante: un percorso formativo gratuito che darà 2 ore di crediti formativi, da scalare sul monte ore obbligatorio di aggiornamento (con un bel risparmio di tempo e denaro) realizzato grazie al contributo del sistema della bilateralità regionale per la sicurezza, COBIS e ad una puntuale attività di promozione verso le aziende da parte dei 4 Spisal in cui si suddivide il territorio provinciale di Venezia”.
“L’analisi delle dinamiche che hanno determinato la maggior parte degli ultimi infortuni gravi avvenuti nel nostro territorio, così come l’analisi dei gravi elementi di rischio, sia infortunistico che igienistico, che caratterizzano le complesse attività lavorative in cui sono sempre più coinvolte anche le PMI imprese, come ad esempio le attività di bonifica e demolizione di impianti industriali dismessi o la bonifica di siti fortemente inquinati, -ha affermato Teresio Marchì, Direttore SPISAL ULSS 12 Veneziana- dimostra che oggi non vi sono vie semplicistiche alla prevenzione. Si tratta invece di continuare il processo di arricchimento culturale e di competenze, sia degli attori aziendali della prevenzione che degli operatori delle Istituzioni deputate alla regolazione e controllo, che iniziative come quella qui proposta contribuiscono a realizzare. Si tratta di convenire in maniera sempre più convinta sulla semplice constatazione che la risposta a problematiche complesse, proprie di un Paese avanzato come il nostro, implica la necessità di investire sulle organizzazioni pubbliche e private anche in termini di qualità, oltre che quantità, delle risorse umane. Anche le modalità di definizione degli standard ed obiettivi della pubblica amministrazione, così come di valutazione delle loro performances, dovranno fatalmente adeguarsi a questo necessario livello di prestazione.