Serve una “moratoria da buon senso”
Mi sovviene una frase attribuita a Churchill che, di fronte alla richiesta di tagliare i finanziamenti alla cultura per sostenere le spese di guerra, rifiutò dicendo: “Ma allora per cosa staremmo combattendo?”.
Fermo restando un irrevocabile rifiuto della violenza, credo che oggi sia necessario lo stesso approccio: serve una “moratoria da buon senso” per difendere il bene più prezioso, che abbiamo: il nostro vivere e soprattutto quello delle future generazioni. Poi torneremo a discutere, a dividerci ed a confrontarci, ma intanto marciamo assieme. Per riuscirci, dovremo rinunciare a qualcosa per non perdere tutto. Nell’interesse di tutti.
Il Direttore
Fabrizio Stelluto