" Consolidare la ripresa e promuovere la convergenza"
La Commissione europea ha presentato [il 26 novembre] un pacchetto che introduce il ciclo annuale di governance economica. Con le nuove misure vengono fissate le priorità economiche e sociali generali per l'UE e offerti agli Stati membri orientamenti politici per l'anno successivo. Per consolidare la ripresa e promuovere la convergenza, la Commissione raccomanda di partire dai tre pilastri principali individuati per la politica economica e sociale dell'UE, un piano che punta al rilancio degli investimenti, al proseguimento delle riforme strutturali e alla gestione responsabile delle politiche di bilancio. Il pacchetto riflette un nuovo approccio, sulle tappe verso il completamento dell'Unione economica e monetaria, che pone maggiormente l'accento sull'occupazione e sulle questioni sociali e sulla dimensione della zona euro.
"L'analisi annuale della crescita mira sostanzialmente a dare priorità alle politiche maggiormente in grado di rafforzare la ripresa. Occorre imprimere un maggiore slancio agli investimenti, attuare riforme strutturali decisive e politiche di bilancio responsabili: solo in questo modo potremo rilanciare la convergenza tra gli Stati membri. Siamo determinati a ottenere un avvicinamento tra i livelli economici e sociali in tutta Europa puntando a raggiungere i paesi più performanti.", ha dichiarato il Vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l'Euro e il dialogo sociale.
L'analisi annuale della crescita 2016 prevede in primis un rilancio degli investimenti: il nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici, motore del "piano Juncker", sta arrivando a pieno regime. È già attivo invece il polo europeo di consulenza sugli investimenti che fornirà un sostengo attivo ai potenziali investitori. A breve sarà attivo il portale dei progetti d'investimento europei.
La Commissione europea punta poi a completare l'Unione bancaria al fine di rafforzare la stabilità finanziaria nella zona euro e al di fuori di essa e intensificare gli sforzi verso l'Unione dei mercati dei capitali così che i soggetti economici possano far affidamento su fonti più diversificate di finanziamento.
In secondo luogo il pacchetto punta sul proseguimento delle riforme strutturali per modernizzare le economie europee. Questa misura va di pari passo con un maggiore impegno degli Stati membri a correggere i loro squilibri e a migliorare i risultati in alcuni settori cruciali per la produttività e la convergenza. In questo senso le politiche del mercato del lavoro dovranno puntare sia alla flessibilità che alla sicurezza. Occorrono inoltre interventi per sviluppare mercati dei prodotti e dei servizi più integrati e competitivi e quindi per stimolare l'innovazione e la creazione di posti di lavoro.
Da ultimo, il piano per il 2016, punta su una gestione responsabile delle finanze pubbliche: si prevede, infatti, che l'orientamento di bilancio per il 2015 e il 2016 sarà globalmente neutro, sia nella zona euro, sia nell'UE nel suo complesso, al fine di ridurre il debito pubblico. Il fatto che esistano differenze negli sforzi di bilancio che i singoli Stati membri devono attuare in base ai requisiti del patto di crescita e stabilità e che il debito pubblico resti ancora molto elevato in molti dei 28 membri, rende le economie più esposte agli shock negativi, frenandone la crescita. Sul versante delle entrate servono infine sistemi fiscali in grado di risolvere il problema dei disincentivi alla creazione di posti di lavoro mentre i sistemi di protezione sociale dovrebbero essere a loro volta modernizzati per rispondere alle future sfide demografiche.
Fonte: Francesco Laera e Benedetta Stendardi