" Da un 'cinese' il polo italiano per l'estremo oriente "
“Ta Italy – Italian Food District” si ripromette di diventare il più grande polo dell’eccellenza enogastronomica italiana in Asia, un vero e proprio presidio per le aziende alimentari italiane sul mercato orientale. L'iniziativa è di 'Lorenzo' Guo Sheng Zheng, imprenditore italo cinese che da molti anni vive a Firenze, dove la mia famiglia ha un’importante impresa. Il progetto è faraonico: 22.000 metriquadri di superficie vicino alla Free Trade Zone di Tianjin, metropoli di 14 milioni di abitanti, a 122 km da Pechino, quarta città cinese per prodotto interno lordo e prima per reddito pro-capite medio.
L'ambizione è quella di diventare lo spazio cruciale nel quale le imprese italiane possano presentare i propri prodotti, utilizzando spazi ad hoc per esposizioni, logistica, meeting, eventi, degustazioni e, ovviamente, vendita diretta. Logisticamente la collocazione è perfetta potendo usufruire della vicinanza del porto e delle infrastrutture viarie e aeroportuali che collegano l’area metropolitana a Pechino, Shanghai e Hong Kong. «Chi decide di fare commercio in Cina – spiega 'Lorenzo' – ha due difficoltà iniziali: deve conoscere il Paese dal di dentro e deve comprenderne la scala. Per questo abbiamo pensato fosse il caso di mettere in relazione operatori italiani e cinesi per rendere possibile un’osmosi culturale senza la quale risulterebbe molto difficile svilupparsi in modo duraturo».
– spiega l’imprenditore che continua: il territorio cinese è immenso, l’economia del Paese vive un momento incredibile e questi aspetti potrebbero costituire un limite: l’ignoto mette paura e soggezione, si rischia di disperdere le energie. L’apertura dei nuovi mercati cinesi e asiatici per le aziende italiane comporterà molto rapidamente una maggiore esigenza di risorse italiane ed immaginiamo che molte aziende porteranno il loro personale italiano in Cina».
Mario Ongaro